Salvini boccia il listone e incalza Berlusconi sul maggioritario

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
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ROMA. – Matteo Salvini avverte: va bene la coalizione, ma per il listone unico del centrodestra “non ci sono le condizioni”. Anzi, Forza Italia abbandoni il proporzionale che porterebbe al caos e riproponga il maggioritario, unica condizione per vincere assieme. Nel giorno in cui alla Camera riprende il confronto sulla legge elettorale, il segretario federale della Lega torna a sfidare Silvio Berlusconi bocciando sul nascere l’ipotesi del Quadrifoglio, il simbolo dell’ipotetico listone di centrodestra, con un sarcastico “non mi occupo di botanica”.

Tesi però non condivisa dal capogruppo azzurro Renato Brunetta che, con toni concilianti, prima assicura Salvini che il centrodestra “vince con qualsiasi legge elettorale”. Poi lo tenta ricordandogli che con il Quadrifoglio dai 4 petali, Fi, Lega, Fdi e liste civiche, “si arriverebbe tranquillamente al 40%”. L’obbiettivo dichiarato di Forza Italia è infatti coinvolgere la Lega per puntare assieme al premio di maggioranza alla coalizione. “Questo è il nostro lavoro, il nostro programma, quindi – assicura Brunetta – nessuna fusione al momento”.

Semmai, del soggetto unico se ne parlerà dopo la vittoria elettorale. Tuttavia, i toni del segretario federale Lumbard, nel corso di una lunga conferenza stampa a Montecitorio, sono molto più tranchant. “Non c’è nessun incontro in preparazione con Silvio Berlusconi. Se ce ne sarà la necessità – attacca – lo convocheremo noi l’incontro”.

Quindi si dice “orgoglioso”, dell’intesa raggiunta in Sicilia, dove rivendica il “ruolo fondamentale della Lega nel compattare la coalizione attorno a un candidato e a un programma”. E non rinuncia a lanciare altre stilettate a Forza Italia sui vaccini, sostenendo la posizione del Governatore del Veneto Luca Zaia, criticata dai capigruppo azzurri. “Romani e Brunetta hanno tempo per occuparsi di altri problemi”, esclama brusco.

Quindi affonda sulla polemica sorta dopo la vicenda della bimba morta di malaria, sposando la tesi controversa sostenuta da “Libero”: “Il giornale non l’ho letto. Ma, in generale – osserva Salvini – è innegabile che un certo tipo di malattie è legato al fenomeno migratorio. Non lo dice la Lega ma la giunta di Trento, e su questo c’è da riflettere”. Infine da appuntamento a domenica 17 sul tradizionale pratone di Pontina, dove, annuncia, per la prima volta la Lega presenterà la sua “battaglia nazionale”, forte della presenza di militanti laziali, sardi e abruzzesi.

(Di Marcello Campo/ANSA)