Carceri: a Milano detenuti in sciopero, sos sovraffollamento

Carceri, dalle sbarre spuntano le braccia dei prigionieri.
Carceri: sos sovraffollamento
Carceri: sos sovraffollamento

MILANO. – I detenuti del reparto ‘La Nave’ di San Vittore, tutti tossico o alcooldipendenti, per protestare contro il sovraffollamento del carcere milanese hanno messo in atto uno sciopero particolare: l’astensione dalle attività che fanno parte del loro ‘trattamento’ come le lezioni di teatro, di legalità o di storia dell’arte, la partecipazione al coro e ai gruppi di autoaiuto.

Lo sciopero è la punta dell’iceberg di una situazione che da qualche mese nella casa circondariale nel cuore di Milano è ritornata ad essere insostenibile. Da quanto è stato riferito, a nulla è servito scrivere al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria per rendere accettabili le condizioni all’interno dei ‘raggi’ che hanno visto anche 11 carcerati, 3 in più rispetto a quello che è ritenuto lo standard, rinchiusi un una cella da 35 metri quadrati.

Attualmente a San Vittore ci sono 1.036 detenuti a fronte di una capienza, considerati due reparti e mezzo chiusi, di circa 600 persone. In tutta la Lombardia la situazione ha ripreso a destare allarme tra gli operatori: i posti disponibili sono 6.246 e al 31 agosto i detenuti hanno raggiunto quota 8.300.

E lo stesso vale per le altre regioni italiane dove, è stato spiegato, non ci sono più posti eccetto che in Sardegna, dove però, da quando è stata istituita la “regionalizzazione della pena” è difficile trasferire i detenuti. In tutta Italia alla fine dello scorso giugno, a fronte di 50.200 posti disponibili, i carcerati erano quasi 57 mila.

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