Champions: Barcellona-Juve 3-0, doppietta di Messi

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Barcellona-Juve 3-0, doppietta di Messi. EPA/TONI ALBIR
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Barcellona-Juve 3-0, doppietta di Messi. EPA/TONI ALBIR

TORINO.- Comincia malissimo la Champions della Juventus: 3-0 per il Barcellona al ‘Camp Nou’ con un recital di Messi, in forma strepitosa, sotto gli occhi di chi vorrebbe succedergli al top del calcio mondiale, il connazionale Dybala. La ‘Pulce’ segna una doppietta, propizia il gol del 2-0 di Rakitic e prende un palo per questione di millimetri. Un riscatto pieno dopo essere rimasto a secco nelle due partite della primavera scorsa, i quarti di finale che avevano lanciato la Juventus verso Cardiff, 3-0 allo ‘Stadium’ e 0-0 a Barcellona.

Gli alibi non mancano ad Allegri, che deve rinunciare per un motivo o l’altro a Chiellini, Howedes, Cuadrado, Mandzukic e Marchisio, Khedira. Ma non può preoccupare l’andamento della partita, in stile finale di Cardiff. Un bel primo tempo, chiuso però prendendo gol proprio all’ultimo minuto, un secondo tempo da fantasmi, senza più idee e, soprattutto incapacità di reagire.

Sognava di lasciare il Barcellona per la terza volta a secco in tre confronti diretti, ma aveva chiesto soprattutto almeno un gol all’attivo: non si è realizzato nessuno dei desiderata di Allegri. E il tecnico bianconero è scuro in volto mentre commenta la secca sconfitta al ‘Camp Nou’:

“Buon primo tempo, ma in partite come queste devi sfruttare le occasioni favorevoli, come avevamo fatto l’anno scorso nell’andata a Torino. Ma soprattutto non si deve perdere l’equilibrio, è sbagliato con il Barca cercare di andarli a prendere, non si può giocare all’arma bianca. E se lasci il campo aperto a Messi si sa come va a finire…. Le assenze non sono un alibi – continua Allegri -, dovevamo stare in partita anche nella ripresa, fino alla fine, invece abbiamo commesso tanti errori. Non si può pensare di venire a Barcellona a dominare, saremmo presuntuoso e quest’atteggiamento non fa parte della Juventus”.

Allegri striglia Higuain, molto in ombra – e non è la prima volta nelle partite più delicate. “Aveva iniziato bene – dice l’allenatore – ma deve stare più sereno, invece ogni tanto abbassa la testa”.

Pjanic, uno dei migliori prima che si spegnesse l’interruttore generale del gioco bianconero, è stizzito: “Mi sembra – dice nell’intervista a ‘Premium’ a bordo campo – che stiate un po’ esagerando, ci state sempre addosso. Vedrete però che alla fine della stagione i risultati arriveranno”.

Il bosniaco, tuttavia, riconosce gli errori della Juve: “Non si può prendere un gol così all’ultimo minuto del primo tempo, è stato un errore grave. Ma in generale dovevamo essere più cattivi. Ci servirà da lezione: era solo la prima partita di Champions della stagione”.

Nella Juventus debutto assoluto in prima squadra, e di conseguenza in Champions, per Fabrizio Caligara, diciassettenne centrocampista di Borgomanero (Novara), entrato all’86’ al posto di Higuain.

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