Debito Usa record. Yellen ancora in corsa per la Fed

Debito Usa record. Yellen ancora in corsa per Fed
Debito Usa record. Yellen ancora in corsa per Fed

NEW YORK. – Il debito americano supera per la prima volta i 20.000 miliardi di dollari, e la corsa al rialzo non sembra destinata a fermarsi. L’amministrazione Trump lavora infatti alla riforma delle tasse, con tagli delle aliquote per la aziende e la classe media che potrebbero mettere sotto ulteriore pressione i conti pubblici. L’altro dossier caldo al quale la Casa Bianca lavora è la presidenza della Fed: Janet Yellen resta ancora in corsa per la guida della banca centrale, anche se con altri candidati.

”Siamo molto preoccupati per il debito” ammette Steven Mnuchin, il segretario al Tesoro. Il debito americano è esploso con la crisi finanziaria: con la presidenza Obama è quasi raddoppiato passando da 10.600 a 19.900 miliardi di dollari.

Il balzo che ha consentito di superare la soglia psicologica dei 20.000 miliardi risale a venerdì scorso, quando il presidente Donald Trump ha firmato l’accordo raggiunto con i democratici che sospende il tetto del debito fino all’8 dicembre in cambio degli aiuti per far fronte all’emergenza uragani. Una firma valsa 317 miliardi di dollari di debito. Dei 20.000 miliardi di debito in circolazione, circa 5.500 miliardi sono debito intergovernativo, che quindi almeno sulla carta non ha un impatto sui conti pubblici.

Il debito nelle mani del pubblico ammonta a 14.600 miliardi. Una cifra elevata che – secondo alcune stime – costringerà gli Stati Uniti a spendere 6.000 miliardi di dollari in interessi nei prossimi 10 anni. Nonostante le preoccupazioni, l’amministrazione Trump intende andare avanti sulla riforma delle tasse. ”E’ la priorità del presidente” dice Mnuchin, ribadendo l’impegno a un’approvazione della riforma entro la fine dell’anno.

Mnuchin si augura che l’iniziativa sia appoggiata in modo bipartisan, e sta lavorando a questo obiettivo con Gary Cohn, il consigliere economico della Casa Bianca ed ex presidente di Goldman Sachs. Trump si spenderà in prima persona per spiegare agli americani la riforma: secondo indiscrezioni sarà nelle prossime settimane in 13 stati con eventi mirati a illustrare la riforma.

L’amministrazione lavora anche alla presidenza della Fed. ”Yellen è talentuosa ed è in corsa insieme ad altri candidati” dice Mnuchin senza sbilanciarsi su papabili nomi. E soprattutto senza alcun riferimento a Cohn. Fino a pochi giorni fa l’ex presidenza di Goldman Sachs sembrava essere in pole position per la guida della Fed dal 3 febbraio, quando scade l’attuale mandato di Yellen. Le critiche a Trump per gli scontri di Charlottesville avrebbero però irritato a tal punto il presidente che Cohn non sarebbe più neanche nella rosa dei candidati.

L’uscita di Cohn avrebbe aumentato le chance di riconferma per Yellen, che in luglio ha avuto una colazione di lavoro con Ivanka Trump, figlia e consigliera del presidente. Un incontro dopo il quale Trump ha ammorbidito i toni su Yellen dopo le critiche della campagna, aprendo a una sua riconferma.

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