Italia Champions amara, e per azzurri è scivolone Fifa

Italia Champions
Buffon e Messi si salutano all'inizio della partita di Champions. EPA/ALEJANDRO GARCIA
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Buffon e Messi si salutano all’inizio della partita di Champions. EPA/ALEJANDRO GARCIA

ROMA. – Zero punti in due partite contro la Spagna, con due pesanti 0-3 sul groppone in 24 ore, fra Nazionale Italia maggiore e Under 21; e poi, in Champions, un solo punto nelle prime tre partite giocate da Juventus, Roma e Napoli, rispettivamente contro Barcellona, Atletico Madrid e Shakhtar Donetsk. Tornano i giorni di crisi per il calcio italiano, in affanno in Europa, e a certificare il momento no è la classifica Fifa di settembre, che fa scivolare gli azzurri dal dodicesimo al diciassettesimo posto nel mondo, con un allarme Mondiali.

Ma non è solo un problema azzurro, come ha sottolineato già prima della brutta caduta del Napoli in Ucraina il ct Ventura: “Il gap tra Italia e Spagna? Fate un po’ voi le vostre riflessioni”, la sua risposta a chi chiedeva se lo 0-3 juventino al Camp Nou non gettasse luce diversa sulla debacle della Nazionale al Bernabeu.

A completare la settimana nera dell’Italia fuori dai suoi confini calcistici, anche la sconfitta del Napoli. Il preliminare aveva fatto innamorare l’Europa del gioco di Sarri, al primo impatto però la squadra si è scontrata contro un muro. “Siamo tornati sulla terra”, ha sentenziato Sarri. E sulla terra il calcio italiano arranca, quando i ritmi si alzano, il livello cresce, le competizioni brillano.

Fermo restando che i risultati delle tre di Europa League potrebbero anche migliorare il ranking italiano delle coppe, la notte di Cardiff quando l’Italia sognava di essere rientrata nel gotha sembra di nuovo lontanissima. La conferma della crisi, d’altra parte, arriva dalla Fifa, che ha reso noto l’aggiornamento del ranking, innescando un vero e proprio allarme.

L’Italia, infatti, anche per effetto della sconfitta rimediata il 2 settembre scorso al Bernabeu, perde cinque posizioni, scendendo dal 12/o al 17/o posto nella classifica mondiale. E’ il peggior passo indietro fra le Nazionali top 20, che stride con il miglior progresso del Galles, salito dalla 18/a alla 13/a posizione, e la peggior posizione da dopo la debacle dei Mondiali 2014.

Ora sarà determinante, per le definizione delle teste di serie dello spareggio a Russia 2018, vincere le ultime due partite e migliorare il prossimo ranking, quello di riferimento del sorteggio play off di Zurigo (17 ottobre). La classifica scarterà infatti per l’Italia gli ultimi due risultati presi in considerazione, due pareggi dell’era Prandelli con Danimarca e Armenia nel 2013, ma se per andare agli spareggi basterà un pari tra Macedonia e Albania, due vittorie sarebbero utili a tenere lontano chi insegue.

Occhio infatti a Islanda, Svezia o Slovacchia, che attualmente non sono teste di serie e che ambiscono al sorpasso degli azzurri, sperando in un loro passo falso magari sul campo dell’Albania, a Play-off ormai acquisito matematicamente. Difficile invece il recupero Italia in vista del sorteggio mondiale: risalire entro la top 8 è quasi impossibile, se otterrà la qualificazione la nazionale di Ventura andrà al sorteggio di Russia 2018 in seconda fascia.

Segno dei tempi, certo. D’altra parte, le tre finali europee raggiunte nella stagione 1989/90, alla vigilia del Mondiale italiano, dalle squadre di Serie A – allora furono ben quattro, Juventus e Fiorentina nell’Uefa, Sampdoria in Coppa delle Coppe e Milan in Coppa dei Campioni – sono ormai solo un lontanissimo ricordo. E non bastano neanche le eccezioni delle due finali Juve a invertire la tendenza.