Pressing Mdp sul Pd: “Subisce il ricatto di Alfano”

Pressing Mdp sul Pd, subisce ricatto di Alfano

ROMA. – Il governo vuole mettere in sicurezza la Legge di Bilancio, per evitare che incidenti di percorso portino all’esercizio provvisorio. Anche perché Mdp ha il fiato della Sinistra italiana sul collo affinché non la voti. Di qui il rinvio dell’esame dello ius soli in Senato, anche se le assicurazioni sul fatto che la legge si farà sono giunte anche oggi da autorevoli esponenti del governo, come Marco Minniti, Graziano Delrio e Roberta Pinotti. Assicurazioni che fanno intendere come la strategia non riguardi solo la ricerca di numeri in Senato, ma anche la volontà dei ministri Pd di convincere i colleghi Ap.

Adesso è stato sollevato il tema di spiegare i reali contenuti della legge: “Spieghiamo meglio che non diamo la cittadinanza a chi arriva sui barconi, ma ai figli di chi è regolarmente residente in Italia”, ha detto il sottosegretario Sandro Gozi. Concetti riecheggiati anche da Delrio, dal presidente del Senato Pietro Grasso e da Romano Prodi in una intervista che in altri passaggi ha suscitato malumori tra i Dem, laddove accusa il Pd di non spingere sull’approvazione “per timore dei sondaggi”.

“Romano dimentica – ha detto più di un Dem – quanto dovette fare lui in Senato per inseguire i voti di Pagliaro o Turigliatto”. E ad oggi i numeri non cambiano visto che Ap ha ribadito il “non possumus” con i sottosegretari Gioacchino Alfano e Gabriele Toccafondi. Né si può sperare nell’aiuto di M5s (che pur alla Camera aveva votato la legge), come ha ribadito Roberto Fico.

Mdp, con Enrico Rossi ha attaccato i Dem: “Il Pd subisce il ricatto di Alfano che non vuole la legge. I voti possono essere cercati a sinistra”. Ma il pallottoliere gli dà torto visto che Ap ha 25 senatori e da sinistra arrivano 9 voti.

Ma significative sono soprattutto le parole dello “sceriffo” Minniti: “Io penso che ci siano le condizioni per costruire in Parlamento una maggioranza per approvarlo. Noi faremo ogni sforzo”. “Lo Ius soli è un pilastro per le politiche di sicurezza, perché quando uno tiene troppo a lungo una persona che pensa di averne diritto ai margini della società fa una cosa ingiusta e le ingiustizie producono odio”.

Insomma proprio un “appeasement” con Ap sulla legge di bilancio e magari su quella elettorale potrebbe schiudere un ripensamento di Alfano, che magari potrebbe ridare ascolto alle voci che giungono dal mondo cattolico, come fece alla Camera. Ma prima c’è la legge di Bilancio.

(di Giovanni Innamorati/ANSA)