Juve e Napoli show, agganciano l’Inter in testa

Paulo Dybala jfesteggia il primo gol contro il Sassuolo. ANSA/ELISABETTA BARACCHI
Paulo Dybala jfesteggia il primo gol contro il Sassuolo. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

ROMA. – Una sontuosa tripletta di Dybala al Sassuolo permette alla Juve di agganciare in testa l’Inter, ma il terzetto in vetta rimane tale perché il Napoli con 4 gol in 32′ e 6-0 finale strapazza il Benevento con un tris di Mertens. Il Milan riparte dopo lo choc dell’Olimpico superando l’Udinese con una doppietta di Kalinic mentre il Cagliari beffa con merito la Spal nel derby di Borriello. La gara più equilibrata, in attesa di Chievo-Atalanta e Genoa-Lazio, è Torino-Samp, sfida tra due squadre manovriere e bene allenate, che finisce in pari dopo molto emozioni.

Primo di un tris di impegni in sette giorni, il quarto turno della A conferma il dislivello sempre più evidente tra grandi e piccole per cui le sorprese sono diventate rarità e il budget investito fa la differenza. Dopo i successi di Inter, Roma e Fiorentina negli anticipi del sabato è la Juve a fare festa im quello domenicale dell’ora di pranzo.

Una Juve compatta, solida che per vincere in casa del Sassuolo deve ricorrere però al genio del suo elemento chiave. Sempre più involuto Higuain, tocca a Dybala caricarsi i bianconeri sulle spalle e strappare emozioni: una splendida conclusione da fuori, una ‘puntata’ improvvisa in area e un gioiello su punizione stendono il Sassuolo. Numeri strepitosi per l’argentino: 52 gol in 100 partite e capocannoniere con otto gol in quattro partite. Allegri lo sostituisce e l’intero stadio gli rende omaggio.

Il Napoli si mantiene in quota con il suo spumeggiante gioco di squadra: il Benevento è poca cosa ma i partenopei lo maltrattano con giocate sopraffine. Tre gol di Mertens (con due rigori), Allan, Callejon e una perla di Insigne rendono il derby campano una passerella trionfale. Quattro gol in mezz’ora e 6-0 finale seppelliscono i malumori per il ko in Ucraina e confermano che il Napoli in campionato è irresistibile: nona vittoria consecutiva e 15 gol in quattro gare. Per lo scudetto la squadra di Sarri sarà competitiva fino all’epilogo.

Il Milan si risolleva dal ko rotondo con la Lazio ma l’Udinese non fa tappezzeria. L’arbitro annulla con la Var un gol di Lasagna in fuorigioco, ma Kalinic affina le sue doti di rapinatore d’area: un palo e poi due gol di astuzia e rapidità (più un altro invalidato dal Var per fuorigioco) rendono vano il primo pari di Lasagna su un disimpegno sbagliato di Romagnoli. Dopo Cutrone e André Silva, Montella si giova della vena di un altro attaccante, da lui fortemente voluto.

Emozioni e grande equilibrio tra Torino e Samp: i liguri passano con Zapata, reazione furibonda dei granata che ribaltano il risultato con un gran tiro da fuori di Baselli e un diagonale di Belotti, poi tocca a un altro attaccante di razza, Quagliarella, fissare il 2-2 che non cambia più anche se le due squadre costruiscono molte azioni interessanti.

Si ferma la marcia della Spal, l’unica matricola che non ha patito il salto di categoria, che si fa superare in casa da un ottimo Cagliari che merita i tre punti con le conclusioni di Barella e Joao Pedro.

Martedì e mercoledì di nuovo tutti in campo.

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