CARACAS.- Il paniere di monete, composto da rupie, yen e rubli, proposto da Maduro, in alternativa al dollaro, si convertirà in una nuova forma di svalutazione secondo gli economisti Guerrero e Guerra.
Maduro ha annunciato questa nuova modalità in valuta estera come risposta alle sanzioni prese dal Trump contro il Venezuela. Ma gli economisti Guerrero e Guerra credono che la decisione è stata pesa perché il governo non dispone di dollari, e aggiungono che non sarebbe una decisione fortunata per il paese e tantomeno per l’economia.
Alexander Guerrero spiega che questo paniere di valute estere funzionerà come un tipo di arbitrato per arrivare al dollaro. Il Bcv, o qualsiasi altra banca nazionale anche all’estero, offriranno rupie, yen e rubli che poi saranno cambiati a dollari o euro per chiudere le transazioni.
Secondo Guerrero, il prezzo del dollaro alla fine dipenderà da vari fattori: se il governo lo controllerà, il mercato creerà il suo yuan, rupia o rublo “parallelo” ma se il governo lo lascerà libero, allora, forse, il dollaro scenderà un po’.
E Guerra illustra questo nuovo schema cambiario con un esempio: se un importatore venezuelano ottiene rupie ma importa dall’Ecuador, e l’Ecuador è dollarizzato, dovrà cambiare le rupie a dollari e sicuramente questa transazione costerà, perciò il prezzo del dollaro ottenuto salirà. Questo inciderà sull’aumento del prezzo del bene finale.
Invece se il paese della transazione è Cina, secondo Guerra, l’importatore non avrà problemi ma ciò “significherebbe che il Venezuela diventi una colonia cinese.”
Gli economisti aggiungono che l’80% delle transazione finanziarie nel mondo si fanno in dollari ed euro e il paniere in rupie, yen e rubli, isolerebbe il Venezuela ancora dipiù.
