Sophia Loren, 83 anni per la regina del cinema italiano

Sophia Loren
Sophia Loren ritratta da Angelo Frontoni. ANSA/ US CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
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Sophia Loren ritratta da Angelo Frontoni. ANSA/ US CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA

CARACAS. – La vita di Sophia Loren è leggenda, dall’infanzia stentata a Pozzuoli alla ferrea mamma Romilda che la vede come il riscatto delle occasioni perdute (doveva andare a Hollywood ma rimase incinta), dai primi passi sui rotocalchi e nei fotoromanzi fino al Premio Miss Eleganza creato per lei al concorso di Miss Italia nel 1950.

Strano a dirsi per un’attrice che meglio di chiunque altro ha incarnato la “napoletanità” come essenza della vita e cultura di strada dai valori universali, Sofia Scicolone Villani, è nata a Roma, figlia del marchese siciliano Riccardo Scicolone Murillo, che riconobbe la bimba ma non sposò mai Romilda.

Se si potesse dare un volto al cinema, tra le prime scelte ci sarebbe quello di Sofia Loren, famoso in tutto il mondo. Romana di nascita, Sofia Villani Scicolone, la reale identità, non manca di ribadire in ogni occasione il suo sentirsi orgogliosamente napoletana.

Dopo un’infanzia vissuta a Pozzuoli, a 15 anni cerca fortuna nella Capitale, partecipando a concorsi di bellezza (gli organizzatori di Miss Italia creano per lei ad hoc il titolo di Miss Eleganza) e facendosi notare dai cacciatori di nuove star del cinema.

Uno di questi, il produttore Carlo Ponti, la introduce tra gli studi di Cinecittà, dove, dopo alcune comparsate e ruoli secondari (accanto a Totò in “Miseria e nobiltà”), entra nelle grazie di grandi registi. In primis di Vittorio De Sica che prima la scrittura in “L’oro di Napoli” (1954) e poi le dà il ruolo da protagonista ne “La ciociara”: qui Sofia si supera e conquista l’Oscar come “migliore attrice”, nel 1962.

Sophia Loren insieme ad Anna Magnani, sono le uniche due attrici italiane a trionfare nella magica notte di Los Angeles. Tra i film più noti, quelli in coppia con Marcello Mastroianni come “Ieri, oggi, domani” (1963), “Matrimonio all’italiana” (1964) e “Una giornata particolare” (1977).

Considerata un’icona dell’identità italiana all’estero, vanta in carriera dieci David di Donatello (l’ultimo nel 2014) ed un Oscar alla carriera (1991). Nel 2015 dà alle stampe la sua autobiografia “Ieri, oggi e domani. La mia vita”, edita da Rizzoli.

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