Stop Pisapia a Pd: “Se volete coalizione, primarie premier”

Intesa a sinistra, Pisapia leader per alternativa a Pd
Intesa a sinistra, Pisapia leader per alternativa a Pd

IMOLA. – Non crede all’apertura del Pd, Giuliano Pisapia. E va avanti sul cammino con Mdp per un nuovo soggetto “alternativo”, salvo possibili alleanze dopo le elezioni. Il leader di Campo progressista respinge al mittente l’offerta arrivata da Matteo Renzi con il via libera a una proposta di legge elettorale che prevede le coalizioni. Perché, spiega il leader di Campo progressista, quella proposta, che prevede i nominati e poco maggioritario, è “peggio” di quella fatta appena sei mesi fa.

E perché per dimostrare l’apertura il Pd dovrebbe fare le primarie per la premiership: “Dire che il candidato premier è il segretario” Renzi, “significa voler andare avanti da soli, noi vogliamo andare avanti insieme”. Pisapia è ospite alla festa nazionale dell’Unità di Imola, con Maurizio Martina, che da vicesegretario lavora da pontiere del centrosinistra.

“Hai portato anche il bel tempo”, è l’accoglienza con abbraccio al leader di Campo progressista, che fu criticato da Mdp per un abbraccio simile a Maria Elena Boschi. “Noi lavoriamo a unire e allargare e lo stiamo dimostrando anche con la nuova proposta di riforma della legge elettorale”, dichiara Martina. E aggiunge che “se c’è la volontà di collaborare la via, anche elettorale, la troviamo”.

Con il “Rosatellum bis” il Pd punta a stanare le ambiguità a sinistra: ora – è il ragionamento – si capirà chi vuole davvero costruire unità e chi già ha scelto di correre contro il Pd. E così, mentre Renzi continua a dettare la linea del “gioco di squadra”, Martina a Pisapia dice che “il Pd ha superato nei fatti le sue logiche autosufficienti”, ma per trovarsi serve che “gli altri superino l’ossessione della lotta al nostro segretario”.

I renziani danno per persi gli esponenti di Mdp, che con Bersani “bombardano” la nuova proposta di legge elettorale: la speranza era quella di ‘recuperare’ Pisapia. Ma l’ex sindaco, salutato da una militante come “il mio futuro leader”, replica che il Pd continua a “guardare a un pezzo di centrodestra”, dunque ribadisce che lui va avanti con Bersani per il soggetto unitario di centrosinistra.

Anche se ammette che “ci sono sfumature di differenza” rispetto a Mdp, che con Massimo D’Alema, ospite di SI a Reggio Emilia, sembra aver tagliato i ponti col Pd e preme per allargare a Sinistra italiana. “Le alleanze si fanno dopo il voto, con la legge che abbiamo. E allora noi e il Pd abbiamo due compiti diversi. Il Pd deve cercare di mantenere il proprio popolo, noi abbiamo la necessità di parlare a tutta una parte di società”, dice Pisapia.

Martina non demorde e invoca una “convergenza su sfide unitarie per la legge di stabilità”. “Sarà un momento complicato e importante”, replica l’ex sindaco: “Mi batto senza fare proposte impossibili, perché si arrivi con il governo a dare un segnale, prima della legge di stabilità, come i superticket sanitari”.

(dell’inviato Serenella Mattera/ANSA)

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