Serie A: Napoli-show e Juve sorniona, ora è fuga vera

Jose Maria Callejon dopo il gol dell'1-2. ANSA/ANGELO CARCONI
Jose Maria Callejon dopo il gol dell’1-2.
ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Un Napoli scoppiettante e una Juve sorniona restano da sole in testa alla Serie A, approfittando della frenata bolognese dell’Inter. E’ una fuga che anticipa una sfida che durerà mesi: da un lato la squadra di Sarri che in 5′ segna tre gol, ribaltando il vantaggio della Lazio all’Olimpico con una dimostrazione straordinaria di forza, dall’altra il gruppo di Allegri che capitalizza un gol di Mandzukic per tenere a bada un’ottima Fiorentina.

Nel primo turno infrasettimanale ricco di gol pone i presupposti di una rimonta la Roma di Di Francesco che fa poker a Benevento, sfruttando la vena di un super Dzeko (due gol e due legni), mentre con due rigori il Milan fa fuori la Spal. Salgono Atalanta e Torino con una goleada contro il Crotone e una vittoria esterna a Udine. Matri trascina il Sassuolo al successo a Cagliari, pari a Verona e Genova.

Impressionante la progressione del Napoli che sonnecchia nel primo tempo in cui va sotto per una conclusione di De Vrij su assist di Immobile e con Hamsik che colpisce due pali, uno nella sua porta. Ma i ko di Bastos e De Vrij costringono Inzaghi a improvvisare una difesa con Basta e Leiva.

Per il Napoli è una pacchia: Koulibaly, Callejon e Mertens con un pallonetto alla Maradona zittiscono l’Olimpico, poi Jorginho su rigore fissa il 4-1. Sarri si prende tre punti fondamentali, mostrando un’armonia offensiva straripante. Per i partenopei, alla decima vittoria di fila, sono 19 i gol segnati in 5 partite. Per la Lazio, che termina in 10 per l’infortunio di Basta, una battuta d’arresto con molte attenuanti che nulla toglie alla sua stagione maiuscola.

Ci vuole il mestiere e il carattere per consentire alla Juventus di superare una Fiorentina in costante crescita. I bianconeri, con molte assenze, vanno in difficoltà per la fresca vena dei giovani viola. Poi, un errore difensivo di Gaspar consente a Mandzukic di sfruttare un bel cross di Cuadrado. I viola restano poi un 10 per un doppio giallo di Badelj e, anche senza le prodezze di Dybala e con un Higuain col freno a mano, arrivano tre importanti punti per Allegri.

Prende sostanza la Roma che non fa mai l’errore di mollare il pallino del gioco e, al di là degli evidenti limiti del Benevento (10 gol subiti in quattro giorni), dimostra che sta assimilando gli schemi offensivi di Di Francesco. Ottimo innesto di Gonalons, Kolarov e Bruno Peres spingono a tavoletta, ma la differenza la fa ancora Edwin Dzeko due gol, due pali e due autoreti avversarie per non fargli arrivare il pallone a botta sicura. I campani non riescono mai a fermare il possesso palla romanista, la Serie A sembra per loro un sentiero impervio.

Due rigori di Rodriguez e Kessiè spianano la strada al Milan che trova parecchie difficoltà contro una Spal combattiva. Kalinic procura un rigore, Andrè Silva non trova spunti apprezzabili, ma Montella si gode il quarto posto in classifica.

I rossoneri precedono la rinata Atalanta di Gasperini alla 300/a panchina che strapazza 5-1 il malcapitato Crotone: show bergamasco con Petagna, Caldara, Ilicic e una doppietta di ‘Papu’ Gomez, mentre i calabresi trovano il primo gol della stagione col giovane Tumminello, scuola Roma.

Il Torino prepara nel migliore dei modi il derby con una vittoria per 3-2 a Udine. Emozioni, prodezze e qualche errore ma i friulani non riescono a rimediare a un errore di scuffet e a un’autorete di Halfredsson. Importante e meritata vittoria del Sassuolo a Cagliari: fa tutto l’ex Matri: un gol annullato, un rigore sbagliato e uno trasformato.

Il Chievo agguanta alla distanza il Genoa che rimane invischiato nella lotta per non retrocedere. Ma non c’è tempo per i rimpianti, nel fine settimana di nuovo tutti in campo.