Argentina: il caso del “desaparecido” in Patagonia scuote il paese

Dov'è Santiago Maldonado?
Dov’è Santiago Maldonado?

BUENOS AIRES. – Dov’è Santiago Maldonado? E’ la domanda che si fanno tutti in Argentina dopo la scomparsa quasi due mesi fa di un artigiano di 28 anni, finito al centro di un caso che ha spaccato l’opinione pubblica del paese e messo nei guai il presidente Mauricio Macri.

Maldonado è sparito lo scorso 31 luglio durante una protesta della ‘Resistenza ancestrale mapuche’ (Ram) – gruppo attivo spesso con azioni violente – in un appezzamento della tenuta che i Benetton hanno in Patagonia da anni. La manifestazione era stata organizzata per chiedere il rilascio del leader Ram, Facundo Jones Huala, in carcere da tempo nella cittadina di Esquel.

A intervenire è stata la Gendarmeria, sulla quale punta ora la giustizia: non si esclude che i ‘gendarmes’ possano essere in qualche modo essere coinvolti nella morte di Maldonado. Il caso rimane un mistero: non ci sono certezze sul fatto che il ragazzo sia stato portato via dai gendarmi, mentre le inchieste procedono con ritardi e contraddizioni.

L’unico dato certo è che si tratta di un ‘dossier’ scottante per Macri. Con l’aiuto di droni, elicotteri e unità cinofile, centinaia di agenti hanno in questi giorni setacciato la zona. Le forze della sicurezza sono d’altra parte entrate in una riserva ‘mapuche’ dell’area per cercare eventuale indizi del ragazzo. Risultati delle due operazioni? Zero.

La vicenda coincide con una fase politica molto delicata, viste le elezioni di medio termine del 22 ottobre. Una parte del peronismo, guidata da Cristina Fernandez de Kirchner, ha subito colto la palla al balzo per accusare la Casa Rosada: sul fronte dei diritti umani, l’ex ‘presidenta’ ha addirittura comparato Macri con le dittature degli anni ’70. Una follia, hanno subito reagito le altre forze politiche del paese.

Vista la mancanza assoluta di prove, il governo nega che quello del 28/enne artigiano possa definirsi un ‘desaparecido’. Macri è comunque in difficoltà: la responsabilità di trovare il ragazzo è appunto dell’esecutivo. Intanto, la domanda ‘dov’è Maldonado?’ spunta dappertutto a Buenos Aires, dai cartelli per le strade con il suo volto ai dibattiti tv.

(di Martino Rigacci/ANSA)

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