Il voto su Rousseau: tra nodi tecnici e cifre “coperte”

RIMINI. – Alla chiusura delle votazioni il M5S tira un sospiro di sollievo: la votazione online sulla piattaforma Rousseau, temutissima dopo il duplice attacco informatico estivo, “è stata sicura”, annuncia il blog di Beppe Grillo. Ma come è andata? Le cifre, per ora, restano “coperte”, a partire da quelle della partecipazione e, chiaramente, dai risultati finali, che saranno diffusi solo nella serata di sabato, con l’incoronazione del candidato premier.

Alta affluenza e sicurezza del voto erano le priorità per Davide Casaleggio e Grillo. Per dimostrare, ai partiti avversi e forse anche al loro elettorato, che la democrazia diretta è un sogno possibile. Ma, in fin dei conti, non è andato tutto liscio. Innanzitutto sembra che non sia stato raggiunto il record di partecipazione tanto agognato: l’affluenza “è stata tra le migliori di sempre”, spiega il Movimento con parole che sembrano nascondere un obiettivo fallito: quello di superare il record di 87.216 click raggiunto con il voto, nel settembre dell’anno scorso, sulle modifiche del Non Statuto.

I votanti “sono in linea con i numeri registrati quando si vota in un giorno”, secondo le prime indiscrezioni. La quota 100mila votanti (gli iscritti sono circa 140mila) sembra essere quindi lontana. Domani tutto questo si saprà. Nel frattempo i dati delle votazioni saranno portati da due notai per la certificazione per la quale non è stata utilizzata, come accadde per le “quirinarie”, una società terza. Ma, dalle parole del blog, pare che i tecnici della Casaleggio Associati ce l’abbiano fatta da soli.

I tentativi di attacco ci sono stati ma sono stati “respinti, la nostra casa era sicura come una fortezza”, esulta il M5S annunciando la denuncia del tentato hackeraggio alla polizia postale. Possibile, però, che nei rallentamenti registrati nel corso delle votazioni lo zampino degli attacchi (di tipo Dos, in questo caso) ci sia stato. Perché la votazione su Rousseau, nonostante il lieto fine, non è stata facile. Per ben due volte il termine per le votazioni è stato derogato, complice le tantissime difficoltà – con votazioni spesso andate a vuoto – riscontrate nella giornata di ieri dagli iscritti.

Eppure, alla fine, il blog benedice il “metodo Rousseau”, assicura che la piattaforma migliorerà e rilancia il voto “post ideologico”. “Avremo il primo candidato premier scelto e votato in Rete, un record mondiale”, scrive il M5S mentre Grillo twitta “libertà è partecipazione”. E, come immagine, il post utilizza una “coda virtuale” di votanti. Resta da vedere, però, se per le primarie di partito sia iniziata davvero una nuova era.

(di Michele Esposito/ANSA)