M5s festeggia Di Maio e punta al governo. L’ombra delle divisioni

Il leader del M5S, Beppe Grillo, con Luigi Di Maio. ANSA/FABIO CAMPANA
Il leader del M5S, Beppe Grillo, con Luigi Di Maio.
ANSA/FABIO CAMPANA

RIMINI. – Largo ai giovani, o meglio al “trentenne che, se sarà eletto, andrà a parlare con i capi di Stato”. Beppe Grillo l’ha già incoronato il nuovo “comandante” del M5s. E la festa di Rimini, a dispetto delle smentite, dovrà rappresentare la sua incoronazione. Mentre il candidato premier in pole per essere acclamato domani davanti al suo popolo di attivisti, intanto si tiene lontano dal clamore delle tv e dall’abbraccio degli attivisti. “Parlerò domani” dice deludendo le aspettative dei cronisti, accolti invece alla Kermesse pentastellata con un sempre più palese astio.

Momenti di tensione si sono già registrati tra attivisti e stampa, vola qualche brutta parola verso i volti noti tra i media. Gli spazi sono ampi ed ancora non è arrivata molta gente a questa edizione che ha allungato di una giornata i festeggiamenti. Ma la festa è organizzata nei minimi particolari, in un ampissimo spazio alla Fiera di Rimini, dove tra gazebo, agorà, campetti sportivi, spazi bimbi tutto procede grazie ad una meticolosa organizzazione ormai collaudata.

Non c’è più la deputata Roberta Lombardi dietro lo sforzo organizzativo: lei, ormai proiettata verso la sfida per la Regione Lazio, però non si tira indietro ed è l’unica tra i deputati ad essersi iscritta allo stand merchandising per vendere gadget e raccogliere fondi.

In questo clima di festa, pensata per festeggiare con tutto il popolo 5stelle la proclamazione del candidato premier, quello che decisamente viene meno è l’auspicata unità del Movimento nel momento che dovrebbe essere di massima condivisione. I vertici del Movimento sono divisi, se non altro logisticamente: un segnale che non promette affatto bene. Beppe Grillo alloggia praticamente in solitudine in un hotel in riva al mare a nord di Rimini: si tiene in disparte il “papà di tutti” e cerca di sollevare gli animi con la sua proverbiale ironia: ” ho settant’anni, ormai faccio fatica ad allacciarmi le scarpe”.

Luigi di Maio con Davide Casaleggio e lo staff della comunicazione sono invece in un hotel a Viserbella. Con Grillo si vedono solo alla festa, in serata e dietro al palco. Roberto Fico nessuno l’ha visto e al momento non appare all’orizzonte neppure Alessandro Di Battista, atteso addirittura per domani.

Le divisioni sono uscite ormai allo scoperto ma non dovranno intralciare il cammino del Movimento verso il governo. Né intaccare la leadership ormai saldamente nelle mani di Luigi Di Maio. Per questo, dopo giorni di tentennamenti, il M5s ha deciso di dare il via, in modo eclatante, alla nuova stagione di “epurazione” della dissidenza. Anche una storica leonessa come Paola Taverna questa volta non ci sta: “questi sono giorni importanti e le persone venute qui cercano una speranza per tutti: gli equilibri interni dovevano essere messi da parte”.

(dell’inviato Francesca Chiri/ANSA)

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