Legge elettorale: Rosatellum alla prova del voto, in aula 90 saranno segreti

Tabellone elettronico della Camera dei Deputati con il risultato del voto. ANSA/ GIUSEPPE LAMI
Tabellone elettronico della Camera dei Deputati con il risultato del voto. ANSA/ GIUSEPPE LAMI

 

 

ROMA.- Primo voto domani alla Camera per il Rosatellum 2.0. La Commissione Affari costituzionali dovrà votare per l’adozione della proposta depositata dal relatore Emanuele Fiano come testo base, su cui i gruppi presenteranno gli emendamenti entro le 17 di mercoledì. Un voto senza patemi, quello di domani, e anche i successivi in Commissione sembrano gestibili.

Quello che preoccupa sono invece i circa 90 voti segreti – questo è il calcolo degli sherpa Dem – che il testo dovrà affrontare successivamente in Aula. Anche oggi i principali contraenti dell’accordo, il Pd con Emanuele Fiano e Ettore Rosato, Fi con Maurizio Gasparri e la Lega con Matteo Salvini, hanno confermato la volontà di condurre in porto il “compromesso”.

Domani pomeriggio tale volontà si concretizzerà nel voto per l’adozione da parte della Commissione del Rosatellum 2.0 come testo base: si aggiungeranno anche i voti di Ap e degli altri partiti che sostengono il governo Gentiloni (Des-Cd e CI), nonché Ala-Sc e Direzione Italia per le opposizioni. Un voto blindato, così come non dovrebbero esserci problemi per i voti in Commissione sugli emendamenti, a partire da giovedì.

I capigruppo di Pd e Fi, Rosato ed Renato Brunetta si sono confermati oggi che i rispettivi gruppi non presenteranno proposte di modifica, anche se ai singoli deputati non potrà essere impedito. Oggi Rosato indirettamente ha confermato che il Pd crede nel nuovo testo, che grazie a una quota di collegi maggioritari (231 su 615 seggi), introduce le coalizioni. Rosato ha infatti detto che il Pd dovrebbe coalizzarsi “con tutti coloro con cui governiamo”, da Ap a Mdp e Pisapia.

A preoccupare però è il successivo passaggio in Aula (domani la Capigruppo stabilirà il calendario), dove gli scrutini segreti possono essere potenzialmente circa 90: il regolamento della Camera lo prevede per gli emendamenti sui meccanismi che trasformano i voti in seggi.

I timori si concentrano sui deputati sia di Fi che del Pd che avrebbero meno chance di essere rieletti nelle rispettive Regioni con il Rosatellum 2.0 rispetto all’Italicum, che è un proporzionale.

Domani alle 14, subito dopo il voto in Commissione Brunetta riunirà il gruppo di Fi per capire l’umore generale e far “sedimentare” (come dice un deputato “azzurro”) i nuovi meccanismi. “Che Dio ce la mandi buona” ha sospirato Gasparri, mentre FIano si è appellato “alla coscienza di ognuno” ammonendo che questo è l’ultimo tentativo.

(di Giovanni Innamorati/ANSA)

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