La vinotinto del futuro passa nelle mani di Fariñez

Wuilker Fariñez (19 anni)
Fariñez dopo aver parato un tiro di Icardi nella partita Argentina-Venezuela.

 

CARACAS – Alcuni anni fa, Dino Zoff, portiere campione del mondo nel 1982, disse: “Solo i portieri sanno cosa significa davvero il profumo dell’erba. Gli altri calciatori non ne hanno idea. Perché loro sull’erba corrono, al massimo ogni tanto scivolano oppure, oggi, si rotolano un po’. Ma il portiere no. Il portiere ci lavora con l’erba. E praticamente ogni suo gesto, ogni suo intervento finisce sempre allo stesso modo, con il naso dentro l’erba”.

In questo 2017, c’é un suo collega che si sta ritagliando spazio nei palcoscenici internazionali, stiamo parlando Wuilker Fariñez (19 anni). L’estremo difensore del Caracas e della nazionale venezuelana ogni volta che scende in campo é il protagonista della sua squadra.

Il calciatore clase ’98, é nato a Catia, un rione popolare della capitale venezuelana. Faríñez muove i primi passi nelle giovanili del Nueva Esparta e del Gramoven. Il 22 settembre 2011, all’età di 13 anni, passa alle giovanili del Caracas Fútbol Club. Nel 2013 firma il suo primo contratto professionistico coi rojos del Ávila.

L’estremo difensore ha mostrato il suo talento da subito, prima di compiere 15 ha partecipato ad una sorta di try out, organizzato da Empresas Polar. In questo evento i ragazzi piú bravi avevano la possibilitá di effettuare un provino nientemeno che con il Real Madrid. Per partecipare a questo try out, le giovani promesse dovevano portare un video parlando di loro e qui Fariñez diceva: “Il mio sogno é giocare con un club all’estero per poter aiutare economicamente la mia famiglia”.

Parlando di quell’avventura Fariñez dichiaró in quel momento “E’ stata un’esperienza molto bella. Ho avuto la possibilitá di allenare nel campus del Real Madrid. In 20 abbiamo avuto la possibilitá di viaggiare in Spagna, faceva parte di quel gruppo anche Adalberto Peñaranda (giocatore con un passato nell’Udinese, ndr)”.

Il primo ad accorgersene del talento innato di Fariñez é stato Noel ‘chita’ Sanvicente che ai tempi in cui allenava la vinotinto lo ha inserito nel gruppo che ha partecipato alla Coppa America disputata in Cile nel 2015. Sanvicente lo aveva visto giocare con le giovanili del Caracas e poi nel Sudamericano Under 17 del 2015.

Nel torneo continentale disputato in Paraguay, nonostante la sua nazionale é stata eliminata al primo turno, Wuilker avuto la possibilitá di essere tra i piú bravi della sua squadra. “Quando sono arrivato in nazionale, la prima cosa che mi ha detto il mister é che io ero lì per lavorare ed imparare. Mi ripeteva spesso che io ero lì per fare esperienza. Per me é stato un orgoglio aver avuto l’opportunitá di vivere quell’esperienza”.

Ha scalato tutte le categorie giovanili della nazionale, iniziando con l’Under 15, passando per l’U17 ed infine l’Under 20. Con l’ultima categoría prima di arrivare alla nazionale maggiore, ha disputato il Sudamericano in Ecuador appendendosi al collo la medaglia di bronzo e timbrando il biglietto per il mondiele.

La storia dell’impresa della Vinotinto nel mondiale Under 20 è nota a tutti, ma forse molti non conoscono quella di uno degli eroi di questa nazionale. Grazie alle sue mani, i suoi interventi felini la nazionale venezuelana ha disputato la prima finale nella sua storia in un mondiale di calcio. Stiamo parlando di Wuilker Fariñez, portiere della Vinotinto e del Caracas. I suoi guantoni hanno spalancato le porte della finale, durante la lotteria dei rigori nella semifinale vinta contro l’Uruguay.

In conferenza stampa, il giovane portiere ha parlato dell’esperienza nella kermesse iridata e dei due rigori parati contro la celeste. “Sono stati fondamentali, i calci di rigori sono sempre molto difficili, pararne due per me é stato motivo d’orgoglio”.

In un batter d’occhio, Fariñez é diventato il portiere titolare della nazionale maggiore: il mister Rafael Dudamel lo ha fatto esordire nelle qualificazioni verso il mondiale Russia 2018 contro Perù (2-2) e poi nella trasferte in Cile (sconfitta per 3-1) dove ha parato un rigore a l’ex Udinese Alexis Sánchez.

In questo 2017, nonostante abbia un’altezza di 1.80 metri, ha bloccato con i suoi guantini i tiri di pezzi da novanta nella zona Conmebol: Sánchez (Chile), Falcao (nella gara interna pareggiata 0-0 con la Colombia), Messi, Dybala ed Icardi. Nelle ultime due gare di qualificazioni é riuscito, grazie ai suoi interventi felini, a mantenere la sua porta inviolata per ben 212 minuti, un record impensabile fino a pochi anni fa per un portiere della vinotinto. “Sto lavorando sodo per il futuro. La vinotinto é una nazionale in cescita ed io non posso restare indietro”.

Pochi giorni fa, é stata resa nota la notizia che il futuro del portiere di Fariñez, sarà in Colombia: dal mese di gennaio difenderà la porta dei colombiani del Millonarios.

Una volta lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeno disse: “Gli altri giocatori possono sbagliarsi di brutto una volta o anche di più, ma si riscattano con una finta spettacolare, un passaggio magistrale, un tiro a colpo sicuro: lui no. La folla non perdona il portiere. E’ uscito a vuoto? Ha fatto una papera? Gli è sfuggito il pallone? Le mani di acciaio sono diventate di seta? Con una sola papera il portiere rovina una partita o perde un campionato, e allora il pubblico dimentica inmediatamente tutte le prodezze e lo condanna alla disgrazia eterna. La maledizione lo perseguiterà fino alla fine dei suoi giorni”.

Questa frase la conosce bene Wuilker Fariñez e per questo, quando parla di se dice: “Il ruolo del portiere é difficile. Molti club non rischiano di prendere un portiere straniero. L’importante é trovare una squadra che creda in me e che mi faccia giocare”.

Nel mese d’ottobre avrá una nuova possibilitá per mettere in mostra a livello mondiale le sue doti sotto i pali, troverá di fronte due cecchini dell’area come Edinson Cavani e Luis Suárez. Nel futuro, i tifosi della vinotinto che sognano di vedere la sua nazionale in un mondiale ci calcio potranno parafrasare una frase famosa nella religione cattolica: “siamo nelle mani di Fariñez!”