Aeropostal smette di volare dopo 88 anni di servizio al paese

Aeropostal, il servizio si era ridotto soltanto ad un paio di voli settimanali da Caracas per Porlamar
Aeropostal, il servizio si era ridotto soltanto ad un paio di voli settimanali da Caracas per Porlamar

 

 

Caracas.- Questa volta è stato il turno di Aeropostal. La linea aerea venezuelana ha smesso di volare dopo 88 anni di servizio al paese. Non sono soltanto le linee aeree internazionali, quindi, a lasciare il paese.

Aeropostal ha diminuito la sua flotta negli ultimi anni e perciò i suoi voli. Il servizio si è ridotto soltanto ad un paio di voli settimanali da Caracas per Porlamar, il sabato e la domenica.

E il fine settimana appena trascorso, la linea aerea ha fatto il suo ultimo volo, con l’unico aereo che aveva ancora funzionante. Un Mcdonell Douglas (MD) 82.

Un meccanico che lavora per Aeropostal ha dichiarato che sono arrivati a questo punto per la mancanza di pezzi di ricambio.

“Siamo rimasti soltanto con tre aerei, tutti a terra – e aggiunto- “gli aerei stanno aspettando che gli si cambino le turbine.”

E la vendita dei biglietti è stata sospesa fino a nuovo avviso.

Aeropostal, uno stop ai voli che potrebbe causare perdite di posti di lavoro

La situazione drammatica che sta vivendo Aeropostal potrebbe ricadere negativamente sui suoi lavoratori. Sono su per giù 12.000 posti di lavoro che si trovano a rischio ora, dei quali 500 lavorano a Maiquetia.

Uno di loro ha detto che non sanno quale futuro gli aspetta né le conseguenze che la chiusura delle attività di Aeropostal avrà su di loro.

Molti lavoratori hanno già rinunciato, sopratutto quelli che lavoravano negli uffici di Barquisimeto e Cumanà, chiusi a conseguenza della crisi.

Tuttavia, sperano che le operazioni riprendano presto, se uno degli aerei viene riparato e aggiornato. E questo potrebbe accadere nel giro di un mese, ma non è certo.

Già nel lontano 1994, Aeropostal era passata da una situazione simile, dopo aver vissuto una profonda crisi economica dovuta ai tagli fatti dall’ora Presidente Rafael Caldera. Ma nel 1997 era rinata come azienda privata. Ora nuovamente vive una nuova crisi dovuta in gran parte alle politiche economiche sostenute dal governo.

 

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