Pronti 400 milioni per Matera 2019. Gentiloni: “E’ simbolo del Sud”

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ROMA. – Con circa 400 milioni stanziati, il governo accelera sugli interventi per “Matera 2019”, quando la città lucana sarà Capitale europea della cultura. “La ‘dolente bellezza’ di cui parlava Carlo Levi si presenta al mondo. Non è un’iperbole dire che è un fatto storico”, sottolinea il premier Paolo Gentiloni.

“Il nostro dovere come istituzioni – afferma – è far sì che questo straordinario appuntamento non resti una parentesi isolata ma sia una tappa memorabile di un lungo percorso di riscatto di una città meravigliosa e sia un simbolo per il Sud. Andiamo nel mondo forti delle nostre radici”.

L’occasione è la firma del Contratto istituzionale di sviluppo per Matera 2019, che coinvolge i ministeri di Cultura, Ambiente, Infrastrutture e Sud, la Regione Basilicata, la città di Matera e Invitalia, nonché il coordinatore degli interventi Salvatore Nastasi.

A dare la misura dell’impegno, già avviato con cantieri attivi con la stipula del patto per la Basilicata, è il ministro per la Coesione Claudio De Vincenti: sono previsti “interventi diretti su Matera 2019 per 106,4 milioni e su Basilicata 2019 per 284,9 milioni, più il bando periferie per 13,12 milioni: nel complesso circa 400 milioni a disposizione”.

Si tratta, sottolinea il ministro, di “fondi interamente coperti, in parte nazionali e in parte strutturali europei: senza far debito” e con “protocolli di legalità”. “E’ una giornata storica, per non dire epica”, si commuove il sindaco della città, Raffaello De Ruggieri. Mentre il presidente della Basilicata Marcello Pittella parla di una prova di “responsabilità” per la Regione e il Sud.

“Il contratto – spiega Gentiloni – prevede diverse misure e progetti, decisioni che riguardano la qualità ambientale, culturale della città, le vie di collegamento”, dalle strade alla ferrovia, fino a oggi punto dolente. Sono sette i primi interventi di riqualificazione (se ne potranno aggiungere altri) previsti dal contratto: il percorso di accesso al centro città (dalla stazione ai Sassi); il restauro paesaggistico del Parco delle cave; il Parco della storia dell’uomo (Civiltà Rupestre, Civiltà Contadina, Preistoria, Città dello Spazio); la piazza della Visitazione.

“Abbiamo la responsabilità di arrivare pronti all’appuntamento”, dice il presidente del Consiglio, spronando a proseguire nel “lavoro di squadra”. Ma dall’opposizione c’è chi già polemizza: “Siamo a circa un anno dall’inizio del 2019 e siamo ancora all’anno zero su tutto”, sostiene il capogruppo di Direzione Italia, Cosimo Latronico.

(di Serenella Mattera/ANSA)