Donne in piazza il 28 settembre, per aborto sicuro e contro la violenza

 

ROMA. – Giovedì 28 settembre, Giornata mondiale per l’aborto libero e sicuro, il movimento femminista Non Una Di Meno torna in piazza in tutta Italia. A Roma, l’appuntamento è alle 18 in Piazza dell’Esquilino.

Il movimento chiede che “venga riconosciuta in tutti i Paesi del mondo la libertà di scelta delle donne e che l’aborto sia ovunque sicuro, libero e depenalizzato. In Italia – osserva in una nota – dove l’interruzione volontaria di gravidanza è formalmente garantita dalla legge 194 del 1978, siamo in una situazione paradossale: la media nazionale dei medici obiettori di coscienza ha raggiunto ormai il 70%, costringendo di fatto le donne che scelgono di abortire a una corsa contro il tempo, a spostamenti in altre regioni se non a viaggi all’estero”.

“Scendiamo in piazza – aggiunge – per mettere la parola fine sulla strumentalizzazione del corpo delle donne in tutti i settori della vita sociale, dalla politica alla medicina; per mettere la parola fine sulla violenza contro le donne che viene agita ogni giorno, dentro e fuori le mura domestiche; per mettere la parola fine sul racconto distorto dei media e delle istituzioni che vogliono addomesticare le donne con i loro ‘manuali’ e consigli paternalistici”.

E sullo stupro, Non Una di meno contesta chi sostiene che le donne “se lo sono andato a cercare”: “uno stupro è uno stupro, e a stuprare sono gli uomini, al di là della loro nazionalità, provenienza o estrazione sociale. Rifiutiamo la cultura del possesso che innesca la violenza maschile e non accettiamo il ricatto della paura, che vuole le strade delle nostre città come savane infestate da predatori, da cui ci si può difendere solo rinunciando alla libertà di muoversi e al prezzo di una diffusa militarizzazione e videosorveglianza. La nostra difesa non la deleghiamo perché le strade sicure le fanno solo le donne che le attraversano”.

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