Julio Chávez: “L’opposizione si nega al dialogo, non è democratica”

Julio Chávez ha dichiarato che la Anc continuerà ad approvare procedimenti contro i politici di opposizione che hanno complottato contro la stabilità dello stato venezuelano
Julio Chávez ha dichiarato che la Anc continuerà ad approvare procedimenti contro i politici di opposizione che hanno complottato contro la stabilità dello stato venezuelano

CARACAS. – In un’intervista a Vtv, Chávez ha lamentato che l’opposizione non voglia il dialogo perché, secondo lui, non gli interessa “una opzione democratica.”

“Sa di non averla facile per le regionarie del 15 ottobre. E impossibile sedersi con loro, non rispettano e non mostrano nessun compromesso con la pace.”

L’opinione di Chávez viene subito dopo che il partito del Tavolo dell’Unità ha reso pubblico il suo parere riguardo il dialogo con il governo. L’opposizione ha tentato per l’ennesima volta di avvicinarsi a questa via per cercare una soluzione al conflitto, ma crede che non ne valga la pena. Il governo non cambia atteggiamento e non cede a nessuna delle sue richieste perciò, si chiede, perché andare avanti?

Ma la posizione del Mud è percepita in modo diverso dai filogovernativi. E Julio Chávez ne è un rappresentante.  Il membro della Costituente critica la decisione del Mud interpretandola come antidemocratica e servile.

“Se non vogliono propiziare il dialogo e progredire verso la pace, l’opposizione sta dicendo al paese che la sua opzione non è democratica. Sicuramente tra i suoi calcoli, non hanno risultati favorevoli per le regionarie del 15 ottobre.”

E aggiunge che l’opposizione non è al servizio del paese ma bensì del “gran capitale internazionale” cioè degli Usa e co.

 Chávez: “Procedere contro gli oppositori
che hanno propiziato la violenza”

Quindi, la chiusura al dialogo significa pure il fallimento nelle elezioni. Ma c’è di più. Chávez considera che le manifestazioni dello scorso sabato e lunedì sono esempi del cammino che vuole prendere l’opposizione. E ha avvertito:

“Vogliono riprendere la strada per riaccendere la protesta nel paese.”

Questa sua opinione è stata coronata da un altro commento:

“Attraverso la Commissione della Verità, Giustizia e Pace dell’Anc, si deve procedere contro i dirigenti oppositori. Quelli che oggi sono i candidati per le elezioni ma che a suo tempo hanno promosso la violenza e la intolleranza.”

A questo riguardo, ha chiesto all’Anc d’attivare la suddetta Commissione per dare risposta ai fatti violenti rimasti impuniti e per procedere contro i dirigenti oppositori. Insomma, con l’opposizione in carcere, pare essere il suo pensiero, proteste e violenza sparirebbero.