Presidente Maduro presenterà la sua “Finanziaria” all’Anc

Il presidente della Repubblica, Nicolas Maduro
Il Presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro
Il Presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro

 

CARACAS.- Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, presenterà la sua “Finanziaria 2017” all’Assemblea Nazionale Costituente e non all’Assemblea Nazionale. E così, una volta ancora da quando il Parlamento è dominato dall’Opposizione, il capo dello Stato snobba l’Assemblea Nazionale. In precedenza il presidente Maduro aveva presentato il “preventivo spese della nazione” alla Corte.

Il Parlamento, stando a quanto stabilisce la Costituzione, è l’istituzione preposta per l’analisi e l’approvazione della “Finanziaria”. La prassi vorrebbe che il capo dello Stato consegnasse il suo “Preventivo Spese” all’Assemblea Nazionale. E i deputati della Repubblica, dopo un attento analisi e un ampio dibattito l’approvassero, semmai con qualche modifica o, al contrario la bocciasse.

Ed è stato così fino al gennaio del 2016, anno in cui è iniziato il periodo dell’attuale Parlamento che concluderà nel 2021.

– Nei prossimi giorni consegnerà il preventivo spese della nazione all’Anc – ha detto il presidente Maduro. L’annuncio è stato fatto in occasione del “Plan de la Cosecha – 2017”, nello Stato Portuguesa.

– Il 70 per cento del preventivo sarà destinato agli investimenti di carattere sociale. Sarà destinato alla protezione del popolo – ha sottolineato il capo dello Stato.

 

Presidente Maduro e Opposizione

La decisione del presidente Maduro da indirettamente ragione al Tavolo dell’Unità Democratica, che ha deciso di non partecipare a ulteriori dialoghi con il Governo. E, infatti, una delle esigenze dell’Opposizione è il riconoscimento della divisione dei poteri. E il rispetto del ruolo attribuito al Parlamento dalla Costituzione vigente.

Dopo le pressioni di alcuni capi di Stato e di Governo, il Tavolo dell’Unità Democratica aveva accettato di partecipare ad incontri con il governo. Le riunioni preliminari all’inizio di un dialogo, svoltesi nella Repubblica Dominicana, si sono concluse con un nulla di fatto. Luis Florido, rappresentante del Tavolo dell’Unità Democratica, accusava il Governo di non mantenere fede agli impegni presi. E sottolineava che le esigenze dell’Opposizione, per iniziare un dialogo in un clima di reciproco rispetto, non erano state soddisfatte. Ora, con la consegna della “Finanziaria” all’Anc, il governo snobba nuovamente il Parlamento. E getta legna sul fuoco. Insomma, alimenta le divisioni.

Il Tavolo dell’Unità ha reso noto che, almeno fino alla realizzazione delle elezioni, non parteciperà a “prove di dialogo” col Governo. L’attenzione dell’Opposizione, le prossime settimane, sarà rivolta tutta alla campagna elettorale.

 

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