G7 Lavoro, parti sociali inaugurano il meeting incontrando i ministri

Bandiere dei diversi sindacati durante una manifestazione. Quota 100
Bandiere dei diversi sindacati durante una manifestazione
G7 lavoro, si apre il meeting
Sindacati

VENARIA – Un incontro con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha anticipato l’apertura formale del G7 del Lavoro, oggi e domani alla reggia di Venaria. Lavori che si apriranno per la parte formale alle 17:30 con un incontro dei ministri del Lavoro e dell’Occupazione del G7 con le parti sociali (in cui i sindacati dei diversi Paesi presenteranno un documento unitario), prima di un cocktail di benvenuto e della cena ufficiale.

“Proponiamo innanzitutto il tema della responsabilità che hanno i Governi su come governare i processi di transizione verso la nuova era digitale, quindi come partire dai temi del lavoro, della qualità del lavoro, degli strumenti di sostegno e soprattutto della formazione”, dice la leader della Cgil, Susanna Camusso, che punta il dito sulle nuove frontiere del precariato per i giovani: “Facciamo una formale richiesta che si smetta di parlare di lavoro informale, che tradotto in italiano sarebbe ‘lavoretti’, per invece dargli il riconoscimento di lavoro effettivo”.

Il documento dei sindacati segue, dice il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo – “linee che riguardano non solo il pilastro sociale ma anche l’innnovazione, il benessere lavorativo, l’orario di lavoro, e principalmente i salari perché nel mondo la differenza tra ricchi e poveri è aumentata”.

“Quindi – aggiunge – c’è qualcosa che dobbiamo riequilibrare a partire dall’innovazione di Industria 4.0 che bisognerà far sviluppare anche dando risposte al mondo del lavoro”. Per la leader della Cisl, Annamaria Furlan, il documento segnala in particolare l’esigenza “di rimettere al centro delle scelte dei Governi di tutto il mondo il tema della crescita e del lavoro.

Noi – aggiunge – abbiamo attraversato un periodo terribile in tutto il mondo e in particolare nel nostro mondo Occidentale per una crisi che ha travolto milioni di posti di lavoro. E’ evidente che dobbiamo rimettere regole dove sono state tolte, in modo particolare sui mercati finanziari, perché non avvenga più quello che è successo e che ha determinato più fame e più povertà”.

Il segretario generale della Cisl sottolinea che “il lavoro, le tutele del lavoro, ed un lavoro di qualità” sono temi che vanno “affrontati tutti insieme: i governi del mondo e le organizzazioni sindacali a livello mondiale”

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