Di Maio di lotta e governo, carica la base e rassicura l’Ue

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Luigi Di Maio durante un'intervista sul palco in occasione dell'evento organizzato dal M5s: Italia 5 Stelle, Rimini, 24 settembre 2017. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Luigi Di Maio durante un’intervista sul palco in occasione dell’evento organizzato dal M5s: Italia 5 Stelle, Rimini, 24 settembre 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

 

 

ROMA. – Luigi Di Maio scatena l’offensiva M5s contro quella ‘dittatura mediatica’ che da Roma alla Sicilia, passando per le leggi che sta approvando il Parlamento, starebbe costruendo i presupposti per un “attentato alla volontà popolare”. “Bisogna reagire. Non resteremo in silenzio dinanzi a ciò che sta succedendo” avverte il candidato premier che rispolvera le parole “guerriere” care al M5s in Italia. Mentre all’estero cerca di offrire il volto rassicurante di una nova forza politica, giovane, e che guarda alle più avanzate democrazie continentali.

Intervistato dalla Bbc che cerca di capire se il Movimento si inserisca nel filone dei nuovi movimenti populisti e nazionalisti, il candidato premier rassicura: “Quando penso quale modello politico seguire, penso ai paesi del Nord Europa, che stano spendendo soldi in salute e ambiente”. Né, precisa, intende seguire la strada del Regno Unito per portare l’Italia fuori dall’Europa: “abbiamo sempre detto che vogliamo restare nell’ Ue riformandola dall’interno” ripete.

Quanto al suo ruolo, non ci sta a farsi dipingere come politico inesperto a causa della sua giovane età: “a Westminster ho trovato funzionari esperti di massimo 50 anni, ed era considerato normale…”. E, paradossalmente, gli tocca pure difendersi dall’accusa di rappresentare un Movimento eterodiretto da Beppe Grillo. “I consigli di Beppe sono sempre ben accetti ma abbiamo sempre detto che il M5s cammina sulle proprie gambe: continuerà ad essere così” assicura alla Bbc, ribaltando le preoccupazioni di quella parte del Movimento che vorrebbe, al contrario, confermare il ruolo di capo politico del Movimento sulla testa del fondatore.

In Italia il candidato premier si appresta a riprendere il suo tour che anticipa di molto la campagna elettorale. Sarà a Torino per il “Festival del lavoro” e poi di nuovo in Sicilia con il candidato governatore Giancarlo Cancelleri. Anche i parlamentari però si mobilitano sul territorio: un gruppo di “portavoce” campani ha organizzato sul territorio una 4 giorni di dibattiti ai quali parteciperà anche Roberto Fico.

Il momento per il M5s è delicato: la speranza di una vittoria in Sicilia e poi per il governo inizia a vacillare e il candidato premier sembra mettere le mani avanti. “Questa nuova legge elettorale impedirà per sempre al M5s di andare al Governo”, c’è “un tacito accordo per tagliarci fuori” ed anche “giù in Sicilia si stanno coalizzando tutti contro di noi”. Insomma “il sistema ha paura, sta reagendo e anche noi dobbiamo reagire” avverte in un video che campeggia tutto il giorno sul blog di Beppe Grillo e fa il pieno di visualizzazioni: a fine giornata erano ben oltre le 600 mila, di gran lunga superiori a alle 419 mila raggiunte dal video del suo “giuramento” come candidato premier a Rimini.

(di Francesca Chiri/ANSA)