Promoter uccisa perché rivoleva i soldi prestati

(ANSA)- BUSTO ARSIZIO (VARESE), 2 OTT – Marilena Rosa Re, la promoter di 58 anni di Castellanza (Varese) uccisa e decapitata, aveva fatto un prestito al suo presunto assassino Vito Clericò, 65 anni di Garbagnate Milanese e a sua moglie Alba De Rosa (indagata per sequestro di persona) e non aveva affidato alla coppia i 90.000 euro per sottrarli al fisco, come sempre dichiarato dai due. Anzi, la promoter avrebbe richiesto indietro il prestito proprio perché voleva sanare la sua posizione con l’Agenzia delle Entrate. E’ quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura di Busto Arsizio (Varese). Secondo il Pm Pm Rosaria Stagnaro, quindi la promoter aveva chiesto indietro i suoi soldi per risanare poi la sua posizione con Equitalia in seguito al fallimento di un’attività professionale di famiglia. La coppia però i soldi li aveva spesi e questo sarebbe il movente che ha spinto Clericò, reo confesso, ad uccidere la donna il 30 luglio scorso.