Corea del Nord: sequestro armi in Egitto, il maggiore in era sanzioni

Sequestrate armi lungo il canale di Suez (foto d'archivio) KEYSTONE/AP/HASSAN AMMAR
Sequestrate armi lungo il canale di Suez (foto d’archivio). KEYSTONE/AP/HASSAN AMMAR

 

NEW YORK. – Più di 30.000 granate con propulsione a razzo sono state sequestrate al Canale di Suez a bordo di una nave, la Jie Shun, battente bandiera cambogiana ma con un equipaggio tutto della Corea del Nord. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali il sequestro è avvenuto nel mese di agosto su segnalazione degli Stati Uniti all’Egitto. Si è trattato del ”maggiore sequestro di armi nella storia delle sanzioni contro al Corea del Nord” secondo un rapporto dell’Onu.

Le indagini condotte dalle Nazioni Unite – aggiunge il Washington Post – hanno stabilito che le armi erano state ordinate da alcuni uomini d’affari egiziani. L’incidente ha innescato le proteste americane sugli sforzi dell’Egitto per far fronte alla minaccia nord coreana, che si sono poi tradotte nello slittamento degli aiuti statunitensi per 300 milioni di dollari all’Egitto deciso dall’amministrazione Trump.

Il sequestro getta anche luce – mette in evidenza il Washington Post – sul ”poco conosciuto commercio di armi divenuto linfa vitale per il regime di Kim Jong Un in seguito alle sanzioni.