Las Vegas: quando l’orrore ferma la musica

Las Vegas: quando l'orrore ferma la musica
Las Vegas: quando l’orrore ferma la musica

 

ROMA. – La sanguinosa sparatoria al concerto country di Las Vegas, con almeno 50 vittime ed oltre 400 feriti, è l’ennesimo attacco in cui la violenza ha fermato la musica, spesso – ma non sempre – per mano di terroristi. Ecco alcuni precedenti degli ultimi anni:

TEL AVIV, 1 GIUGNO 2001: all’entrata della discoteca Delfinario sul lungomare di Tel Aviv un giovane fa esplodere una bomba. Il bilancio complessivo è di 21 morti, tra cui un 14enne, mentre i feriti superano il centinaio.

BALI, 12 OTTOBRE 2002: sulla spiaggia di Kuta Beach, a Bali, due bombe esplodono nel Paddy’s Irish Pub e in un furgone all’esterno della discoteca Sari Club, uccidendo 202 persone, in gran parte turisti occidentali.

MOSCA, 15 LUGLIO 2003: due donne kamikaze si fanno esplodere durante un concerto rock a Mosca, uccidendo 15 spettatori.

PARIGI, 13 NOVEMBRE 2015: 90 persone vengono barbaramente uccise da un commando kamikaze nella sala concerti Bataclan di Parigi che apre il fuoco sul pubblico. Nel locale c’è il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano ‘Eagles of death metal’. Tra le vittime c’è anche l’italiana Valeria Solesin.

ORLANDO, 11-12 GIUGNO 2016: Omar Mateen, “soldato islamico”, spara all’impazzata all’interno del club gay ‘Pulse’ a Orlando in Florida, uccidendo 49 persone.

ISTANBUL, 1 GENNAIO 2017: Un uomo armato fa irruzione in un nightclub di un elegante quartiere di Istanbul, dopo la mezzanotte della festa di Capodanno, e compie una strage. I morti sono almeno 39 e i feriti una settantina, soprattutto stranieri. Una giovane bresciana rimane leggermente ferita.

MANCHESTER, 22 MAGGIO 2017: alla fine di un concerto della cantante pop Ariana Grande nella Manchester Arena, un kamikaze si fa esplodere uccidendo 22 persone e ferendone oltre 110. Tra le vittime ci sono molti ragazzi e bambini, giovanissimi fan della star americana.