La strada verso i Mondiali, Ventura deve cambiare l’Italia

Ventura
Ventura deve cambiare l'Italia
Ventura
Ventura deve cambiare l’Italia

 

FIRENZE. – L’emergenza sta spingendo Gian Piero Ventura a rimodellare l’Italia in vista delle sfide contro Macedonia (6 ottobre a Torino) e Albania (il 9 ottobre a Scutari). Ancora presto per capire se davvero il ct congelerà per il momento il modulo 4-2-4 a lui tanto caro ma, nei primi allenamenti di questi giorni, ha testato anche il 3-4-3.

Una soluzione dettata dalle tante assenze a centrocampo e dall’infortunio di Belotti, a difesa del quale è insorto Urbano Cairo. “Andrea va tutelato, ce lo stanno massacrando, viene di continuo malmenato in tutte le partite, tanto che si è fatto male e dovrà saltare pure la Nazionale”, ha dichiarato il presidente del Torino.

Senza Belotti, il peso dell’attacco finirà ancor più sulle spalle e nei piedi di Ciro Immobile, attuale capocannoniere azzurro della gestione-Ventura con 6 reti e protagonista di un inizio di stagione strepitoso, certificato da ben 9 gol. “Ciro è in grande forma, è forte, vede benissimo la porta. A Roma ha trovato piena fiducia, si sente apprezzato da tutti. È una pedina importante e io sono felice di godermelo in una Lazio per cui lo scudetto è utopia, anche se i risultati ci stanno dando ragione e possiamo batterci per un posto Champions. Una Lazio in cui non ci sono più Klose, Mauri, Candreva, ma che potenzialmente può diventare più forte”, afferma Marco Parolo, l’unico veterano del centrocampo rimasto attualmente a disposizione di Ventura, dopo i forfait di De Rossi, Verratti e Pellegrini, sommati a quelli di Marchisio, Montolivo, Bonaventura.

“Dispiace per le tante assenze, però adesso dobbiamo guardare avanti – intima il giocatore della Lazio – il progetto è corale, faremo tesoro degli errori commessi contro Spagna e Israele e inoltre abbiamo tanti giovani interessanti, per questo non sono preoccupato, sono svegli e hanno una gran voglia di fare. E se passeremo dal 4-2-4 al 3-4-3 cambierà poco, qualsiasi modulo richiede alla fine due centrocampisti”.

Uno sarà di sicuro Parolo, l’altro posto se lo giocheranno il cagliaritano Barella, classe ’97, al debutto, o l’interista Gagliardini, classe ’94, mentre sulle fasce dovrebbe toccare a Zappacosta e Darmian (con la variabile Spinazzola). “Ciò che conta è qualificarci per i Mondiali, per noi è un obbligo – ribadisce il laziale – ci teniamo tutti in modo esagerato, non riuscirci come hanno detto tutti sarebbe una catastrofe”.

Detto che davanti a Buffon tornerà a ricomporsi la BBC, formata da Barzagli-Bonucci-Chiellini, in avanti insieme a Immobile con cui molto ha parlato Ventura in queste ore giostreranno Insigne nella posizione che ricopre a Napoli, uno tra Candreva e Verdi, testato nella sessione odierna. L’esterno offensivo del Bologna, voluto da Ventura al Torino e adesso in azzurro, appare in rampa di lancio. “Noi nuovi dobbiamo metterci in mostra e farci trovare pronti per dare una mano – afferma Verdi – Ci basta un punto? Una Nazionale come la nostra non deve fare calcoli, ma giocare sempre per vincere”.