Pisapia contro D’Alema: “Faccia un passo di lato”. Difesa Mdp

Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
Massimo D’Alema

ROMA. – Giuliano Pisapia perde la consueta mitezza e, pur negando “strappi” con Mdp sulla linea da tenere sul Def, attacca Massimo D’Alema. “Lui era favorevole a non votare lo scostamento di bilancio, io e altri abbiamo voluto fare un percorso diverso, chi non ha ambizioni personali potrebbe fare un passo di fianco”, è l’altolà dell’ex sindaco che accomuna con lo stesso aggettivo, “divisivo”, i due acerrimi nemici: D’Alema e Renzi.

Un’uscita dura che azzoppa ancora una volta il progetto di un nuovo partito di centrosinistra che l’ex sindaco di Milano non dà più per scontato viste le molte divergenze. L’attacco all’ex premier cade all’indomani della sofferta decisione di non votare il Def.

Giuliano Pisapia, che aveva guidato la delegazione lunedì da Gentiloni a Palazzo Chigi, vorrebbe tenere aperto il dialogo con il governo in vista della legge di bilancio per tenere anche un filo unitario nel centrosinistra. Per questo, pur condividendo la scelta finale dei gruppi Mdp di garantire almeno la maggioranza assoluta sui saldi, l’ex sindaco non sarebbe passato all’appoggio esterno con la decisione del viceministro Bubbico di dimettersi.

“Bisogna essere in grado di unire”, è la tesi di fondo che spinge Pisapia a chiedere all’ex premier di valutare un passo di lato. Attacco che provoca la reazione irata di Mdp con Roberto Speranza che nega l’intenzione di D’Alema di far andare sotto il governo “come ha detto anche ieri in un’intervista tv”.

Ma la vicenda Def è la spia di una tensione più profonda tra Mdp e Cp nonostante Speranza e Pier Luigi Bersani spendano energie e impegno a mediare. “D’Alema sa perfettamente che io sono a disposizione di un progetto unitario e invece lui continua a fare dichiarazione che dividono”, scandisce il leader di Campo Progressista che, pur non credendo più possibile un’intesa con il Pd prima delle elezioni, immagina una maggioranza di centrosinistra dopo il voto.

“Lo vogliono ridurre ad una ridotta di sinistra, una nuova Rifondazione”, è l’attacco dei fedelissimi del sindaco. E, forse non a caso, il miglior difensore di D’Alema in questo attacco è Nichi Vendola che ingaggia uno scontro via twitter con Pisapia. Per l’ex sindaco, attacca l’ex governatore, “è sufficiente dividere la sinistra. Ha ragione: D’Alema è divisivo, divide la sinistra dalla destra” posta. “Si può cambiare idea – gli replica l’ex sindaco -, ma non dimenticare: hai governato la Puglia in variegata compagnia. A Milano non c’era destra in giunta”.

Tensioni e litigi continui che rendono difficile spianare la strada ad un progetto già con molte incognite. E incerto sulle tappe della costruzione. Per questo il leader Cp mette un termine alla sua fatica e ventila un suo “passo di lato”: “Il mio obiettivo è una sinistra di governo, vedo posizioni differenti ma per un po’ vado avanti, queste settimane sto girando l’Italia per sentire persone, amministratori e sindaci e poi vedo”.

(Di Cristina Ferrulli/ANSA)

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