Regionali, rush finale tra le polemiche

Regionali, il tavolo dell'Unitá Democratica critica l'atteggiamento del Cne
Regionali, il tavolo dell’Unitá Democratica critica l’atteggiamento del Cne

 

CARACAS – Regionali, si é ormai al rush finale. Domenica i venezuelani si recheranno ai seggi per eleggere i presidenti delle Regioni, dei 23 Stati del Venezuela. E, col pasarse dei giorni, la polémica si fa sempre piú rovente.

Il Tavolo dell’Unitá Democratica ha denunciato, una volta ancora, le irregolaritá commesse dal Consiglio Nazionale Elettorale. E accusato l’organismo di “illecito elettorale” al non aver cancellato dalle schede elettorali i candidati dell’Opposizione che hanno fatto un passo indietro. Insomma,  di essere venuto meno alle proprie responsabilitá e non aver permesso che alcuni candidati potessero rinunciare a favore di altri, come accaduto in altre occasioni.

– Dopo le primarie,– ha precisato Gerardo Blyde, responsabile della campagna elettorale del Tavolo dell’Unitá Democratica – i candidati sconfitti hanno reso nota la loro decisione. Ma il Cne non ha proceduto come doveva.

In altre parole, l’organismo presieduto da Tibisay Lucena, non ha ammesso le richieste, nonostante fossero state presentate entro i termini stabiliti dalla legge. Domenica, quindi, nelle schede elettorali saranno presenti anche i candidati che hanno declinator le proprie aspirazioni. Il tavolo dell’Unitá Democratica teme che per molti elettori possa essere questo motivo di confusione. Si ritiene probabile che, nonostante la campagna informative del Tavolo dell’Unitá Democratica, possano essere tanti i voti nulli.

Cosí, mentre i candidati del Governo continuano nella loro campagna elettorale supportati dalle strutture dello Stato e dalla propaganda ufficiale, quelli dell’Opposizione sono in affanno. Non c’é, infatti, solo lo spettro dell’astensione, alimentato dalla delusione e dalla frustrazione, ma anche il timore che tanti voti possano andare persi.

 

Regionali, l’invito del ministro Padrino López

Il ministro della Difesa, Vladimir Padrino López, ha invitato gli elettori ad aver fiducia nel sistema. E a recarsi ai centri di votazione per esercitare un diritto sancito dalla costituzione. Giá nei 13.559 seggi elettorali sono presenti i soldati del “Plan Repubblica”, per custodire il materiale elettorale.

Dal canto suo, la presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, Tibisay Lucena, ha ricordato che le elezioni erano state fissate per il 15 dicembre del 2017. E che la decisione di anticiparle é stata  dell’Assemblea Nazionale Costituente. No ha, peró, detto che in realtá queste elezioni si sarebbero dovute svolgere il 15 dicembre, ma dello scorso anno.

– Le regionali, ha precisato Lucena – sono state anticípate dall’Assemblea Costituente per assicurare la pace nel Paese.

Ha quindi sottolineato lo sforzo realizzato dall’organismo che presiede per assicurare la efficente realizzazione dell’importante appuntamento elettorale.

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