Il debito cala ad agosto. L’inflazione non decolla

Signore fanno la spesa ad un supermercato. Crescita
Signore fanno la spesa ad un supermercato. CIRO FUSCO/ ARCHIVIO / ANSA/ KLD
Carrello spesa
Una immagine d’archivio mostra alcune donne tirare dritto davatni ad un banco di frutta e verdura senza acquistare nulla in un mercato rionale di Napoli. CIRO FUSCO/ ARCHIVIO / ANSA/ KLD

 

ROMA. – Dopo il record storico toccato a luglio, il debito pubblico italiano scende ad agosto a 2.279,2 miliardi di euro, con una diminuzione di 21,3 miliardi in un mese. I dati del fascicolo “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” della Banca d’Italia mostrano un calo sia per il debito delle Amministrazioni centrali – e in particolare per le disponibilità liquide del Tesoro – sia per quello delle Amministrazioni locali e degli enti di previdenza.

“I dati di oggi ci forniscono un elemento essenziale, e cioè che se investiamo sulla crescita riusciamo a far diminuire anche il debito”, commenta il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, durante la visita di una fabbrica vicino Pordenone.

Da via Nazionale arriva anche l’aggiornamento delle entrate tributarie, che ad agosto sono pari a 45,5 miliardi, 11,5 in più rispetto allo stesso mese del 2016. Nei primi otto mesi del 2017 le entrate raggiungono 278,6 miliardi e crescono del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2016, anche a causa di alcune disomogeneità temporali e contabili.

Un ulteriore aiuto per la riduzione del debito potrebbe venire dalla ripresa dell’inflazione, che mostra però una battuta d’arresto a settembre. L’Istat, confermando le stime preliminari, registra un tasso di inflazione in frenata all’1,1% dall’1,2% di agosto e un calo dell’indice dei prezzi su base mensile dello 0,3%. A pesare è soprattutto la dinamica dei prezzi dei trasporti che, dopo la fiammata di agosto dovuta all’alta stagione turistica, calano del 2,3% su base mensile e aumentano del 2,6% su base annua.

Rincarano, invece, i prezzi della verdura fresca, che rendono più costoso il carrello della spesa con i prodotti alimentari, per la cura della casa e della persona: questo aumenta dello 0,4% da agosto e dell’1,1% rispetto al 2016.

(di Chiara Munafò/ANSA)

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