Monito del Fmi all’Italia: “E’ ora di agire sul debito”

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L'Italia deve agire sull'elevato debito pubblico e deve farlo ora.
L’Italia deve agire sull’elevato debito pubblico e deve farlo ora.

 

WASHINGTON. – L’Italia deve agire sull’elevato debito pubblico e deve farlo ora, approfittando della ripresa economica. E’ il monito del Fondo Monetario Internazionale, che invita Roma ad agire e a farlo ora affrontando quella che definisce una ”grande sfida”.

Il Belpaese non è il solo all’interno di Eurolandia a fare i conti con un debito elevato. ”la sfida chiave per l’Eurozona è quella di avvantaggiarsi della ripresa. ma ci sono cinque, sei paesi che hanno la necessità di continuare sulla strada del consolidamento delle finanze pubbliche per portare giù il debito. Questo anche se la ripresa si è rafforzata” dice Poul Thomsen, responsabile del Dipartimento europeo del Fmi.

L’istituto di Washington prevede un debito italiano in aumento nel 2017 al 133,0%, per poi iniziare la parola di calo l’anno successivo, quando è atteso scendere al 131,4% fino a raggiungere il 120,1% nel 2022. La legge di bilancio – rassicura il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – continua sulla strada dell’aggiustamento dei conti.

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L’andamento del debito italiano negli ultimi anni.

A certificare una ripresa ”decisa e ampia” in Europa è anche il presidente della Bce Mario Draghi, che però mette in evidenza come una ”politica monetaria accomodante resti necessaria”. Questo a fronte di un’inflazione che non decolla: i trend sottostanti mostrano un rialzo negli ultimi mesi, ma non è ancora convincente. Comunque i rischi di deflazione sono ”essenzialmente spariti” aggiunge.

La crescita è stato uno dei temi centrali del ministri dell’economia e dei governatori delle banche centrali del G20. Un incontro durante il quale si è discusso anche di tassazione delle imprese, con Padoan e il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che ritengono che non si sia una corsa al ribasso dei paesi sulle aliquote da imporre alle aziende: c’è più una corsa a regole uguali per tutti.

La riunione del G20 e la conferenza stampa finale della presidenza tedesca è stata l’occasione per il saluto a Schaeuble, che lascia l’incarico di ministro avendo dato la sua disponibilità per la presidenza della Bundestag nella prossima legislatura. Schaeuble si congeda dopo anni di azione in cui con la sua determinazione, come gli è stato riconosciuto, ha contribuito in modo costruttivo a ogni dibattito. ”Non sono sempre stata d’accordo con lui, ma è una roccia” lo saluta Christine Lagarde.

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