Altri 300 milioni per l’Alitalia, più tempo per vendere

Un passeggero in transito davanti una porta in vetro con la scritta Alitalia
Un passeggero in transito davanti una porta in vetro con la scritta Alitalia
Alitalia
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ROMA. – Più tempo e più risorse per vendere al meglio Alitalia. Con il decreto fiscale approvato in consiglio dei ministri, il governo ha stanziato altri 300 milioni per la compagnia aerea e le ha dato 11 mesi in più per restituire il prestito.

I 600 milioni concessi a maggio scorso (ora saliti a 900) sarebbero dovuti tornare nelle casse del Governo entro i primi di novembre, allo scadere dei sei mesi dall’avvio dell’amministrazione straordinaria: ma il Governo ha concesso una proroga fino al 30 settembre 2018 e ha allo stesso tempo fatto slittare dal 5 novembre al 30 aprile 2018 la data per il completamento delle procedure di vendita.

Intanto l’attesa è tutta per il 16 ottobre quando scadono i termini – che non cambiano – per le offerte vincolanti, con Lufthansa che ribadisce l’interesse per Alitalia, purché ‘nuova’, e annuncia contatti in corso. “Vogliamo vendere, non svendere”, sintetizza il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio.

L’intervento dello Stato con una nuova iniezione di denaro che comunque, assicura il ministero dello Sviluppo economico Carlo Calenda, non peserà sulla collettività, è stato deciso di fronte alla necessità di garantire “la tranquillità operativa di Alitalia” nel medio-lungo periodo, e consentire così alla compagnia di scavallare l’autunno del prossimo anno e di proseguire anche nei mesi successivi.

Più tempo e più risorse potranno quindi assicurare ai commissari anche maggiori margini di trattativa, senza che l’obbligo di restituzione immediata del prestito e il contesto internazionale del settore (dalla crisi di Air Berlin alle difficoltà di Ryanair) possano influenzare troppo l’andamento della gara.

Lufthansa intanto ha ripetuto di non essere interessato all’Alitalia per come è oggi ma di avere un forte interesse nel mercato italiano, dove Lufthansa vuole mantenere o meglio ancora aumentare la propria posizione. “Ci sono colloqui in corso per capire se questo, con una nuova Alitalia, sia possibile”, ha detto Spohr in un’intervista esclusiva all’Handelsblatt.

Colloqui che potrebbero portare ad un miglioramento dell’offerta messa a punto da Lufthansa per Alitalia: la compagnia, infatti, secondo quanto si apprende, avrebbe presentato una proposta solo per il lotto ‘Aviation’ (volo e manutenzione), ma chiederebbe un perimetro piuttosto ridotto.

Si guarda intanto con crescente attesa a lunedì, quando alle ore 18 scadranno i termini per presentare le offerte. Al momento, secondo quanto si apprende, sarebbero in pochi ad essersi fatti avanti: nessuno per l’intera compagnia (lotto Unico) – la soluzione per la quale spingono sia i commissari che il Governo; ci sarebbe qualche interessato per l’handling, qualcuno per il lotto Aviation. Secondo indiscrezioni sarebbero in corsa anche EasyJet e il fondo Cerberus.

Uno scenario che fa allarmare la politica, con il deputato di SI Stefano Fassina che chiede al Governo di mantenere gli impegni ed evitare la vendita a pezzi. I commissari comunque restano in attesa, sostenendo, come affermato nei giorni scorsi da Enrico Laghi, che le offerte come d’uso arriveranno l’ultimo giorno.

Una volta aperte le buste, si valuterà se ci sono margini di negoziazione e potrebbe aprirsi la fase di miglioramento delle offerte, il cui termine è ora slittato al 30 aprile del prossimo anno. Se invece le offerte arrivate non offriranno spazi di miglioramento sarà il Governo a dover decidere come proseguire (improbabile però che opti per il fallimento).

(di Enrica Piovan/ANSA)

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