Sindacati e poliziotti in piazza: “Siamo senza previdenza complementare”

Polizia in piazza
Polizia in piazza

ROMA  – “Oggi i poliziotti Silp Cgil scendono in piazza con Cgil, Cisl e Uil per il contratto e le pensioni, per difendere i nostri giovani e i nostri figli, per il lavoro e il diritto alla salute. Proprio le donne e gli uomini in divisa sono ‘vittime’ in questi giorni di una clamorosa beffa da parte dello Stato che, nella mensilità di ottobre, non riuscirà a garantire a tutti gli incrementi stipendiali previsti dal riordino interno delle carriere. Una vergogna”. Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. “Lo scorso anno – dice Tissone – oltre 5.000 poliziotti sono rimasti feriti in servizio e i dati dei primi 9 mesi del 2017 confermano questo trend. Siamo senza contratto da 8 anni, senza previdenza complementare e stiamo subendo un riordino delle carriere che, da opportunità di cambiamento, si sta rivelando una clamorosa involuzione per il personale, con rischi concreti per l’efficienza dei servizi che dobbiamo garantire ai cittadini”. “A tutto questo – conclude il segretario del Silp Cgil – bisogna aggiungere gli effetti dei tagli che da 15 anni colpiscono il nostro comparto e il tentativo di militarizzare la sicurezza e il soccorso pubblico, visto che nel nostro Paese oggi solo Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria, oltre ai Vigili del Fuoco, sono Corpi civili, democratici e sindacalizzati. I motivi per essere in piazza, dunque, sono anche troppi e la nostra mobilitazione è destinata a continuare”

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