Onda gravitazionale prodotta dalla fusione di due stelle di neutroni

Le due stelle
Le due stelle

 

ROMA. Neanche il tempo di metabolizzare l’enorme soddisfazione per il Nobel appena vinto che l’Osservatorio LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) negli Stati Uniti, insieme al rilevatore VIRGO dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) in Italia, annunciano un nuovo traguardo storico: la rilevazione, per la prima volta nella storia dell’osservazione dell’Universo, di un’onda gravitazionale prodotta dalla fusione di due stelle di neutroni. Che si va ad aggiungere alla prima rilevazione – premiata di recente dall’Accademia di Stoccolma – di un’onda gravitazionale prodotta dalla scontro di buchi neri. Ma la novità non è solo questa. Questa volta, oltre alle antenne degli interferometri, il fenomeno è stato osservato anche dai telescopi a Terra e in orbita. In pratica, è la prima volta che un evento cosmico viene osservato in tutti i modi umanamente possibili. Inizia così una nuova era per l’osservazione dell’Universo.

La scoperta, annunciata pochi minuti fa presso la National Science Foundation a Washington, è stata pubblicata sulla rivista Physical Review Letters. “È una giornata storica per la scienza e si apre una nuova era per la ricerca spaziale”, commenta Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana. “Da anni attendevamo la nascita dell’astronomia multi-messaggero – aggiunge – che sfrutta i vari tipi di radiazione che raggiungono la terra dagli angoli più remoti dell’universo. I risultati presentati oggi da osservatori terrestri e spaziali, gravitazionali ed elettromagnetici aprono una nuova era nello studio dell’Universo. È stata confermata, ancora una volta, la validità della teoria della relatività di Einstein che prevede che anche le onde gravitazionali viaggino alla velocità della luce”.