Gli italiani credono poco nell’Ue, positiva solo per il 36%

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Italiani credono poco nell'Ue.
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Italiani credono poco nell’Ue.

 

BRUXELLES. – Solo il 36% degli italiani ritiene che sia un bene fare parte dell’Ue, contro il 57% della media europea, e appena il 39% ritiene che il Paese abbia ricevuto vantaggi dalla sua appartenenza all’Unione, contro il 64% dei cittadini Ue. Dato quest’ultimo che vede l’Italia all’ultimo posto tra i 28, più in basso addirittura del Regno Unito che un anno fa ha votato per la Brexit (55%).

Il quadro emerge dall’annuale ‘Parlametro’, sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento europeo. Che mostra tuttavia un leggero miglioramento nella percezione dell’Ue da parte degli italiani. L’anno scorso, infatti, erano ancora meno quelli che ritenevano un bene fare parte dell’Ue (il 33%) e quelli che lo consideravano una fonte di benefici (il 38%).

Il sondaggio è stato realizzato tra il 23 settembre e il 2 ottobre con interviste faccia a faccia a 27.881 cittadini europei maggiori di 15 anni nei 28 Stati dell’Ue. Dai numeri emerge anche una crescita nel gradimento del Parlamento europeo. Anche in questo caso è il 36% dei cittadini italiani ad averne un’immagine positiva mentre il 35% mantiene un giudizio neutro.

Il dato è tuttavia superiore alla media europea (33%) e in risalita (+6%) rispetto al 2016. Esulta il presidente del Parlamento Antonio Tajani, secondo il quale “la fiducia nell’Eurocamera e nel nostro lavoro continua a crescere, con i risultati migliori registrati dal periodo pre-crisi”.

Altro aspetto riguarda le minacce da cui l’Ue dovrebbe proteggere i suoi cittadini. Gli italiani mettono al primo posto il terrorismo, la disoccupazione e i flussi migratori incontrollati. Tutti problemi che in Italia risultano più sentiti rispetto alla media degli altri Paesi Ue.

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