Berlusconi: “Spero che il film di Sorrentino non sia un attacco politico”

Toni Servillo nei panni di Berlusconi in una foto di scena del film 'Loro' © ANSA. ANSA/GIANNI FIORITO
Toni Servillo nei panni di Berlusconi in una foto di scena del film ‘Loro’ © ANSA.
ANSA/GIANNI FIORITO

 

ROMA. – “Perché un film su Berlusconi? Perché sono italiano e voglio fare film sugli italiani. Berlusconi è un archetipo dell’italianità e attraverso lui puoi raccontare gli italiani”: Paolo Sorrentino, che sta girando Loro, con Toni Servillo protagonista nei panni dell’ex premier, così ha definito sin dall’inizio a maggio il progetto dedicato al fondatore di Forza Italia. La storia, scritta con Umberto Contarello, è quella di Berlusconi e della sua corte, il ‘loro’ del titolo, raccontata con lo stile registico di Sorrentino ovviamente.

Berlusconi, durante una conferenza stampa a Milano insieme al governatore della Lombardia Roberto Maroni, si è augurato “non sia una aggressione politica e nei miei confronti”, aggiungendo “mi sono giunte strane voci”. Una ‘preoccupazione’ che già a luglio aveva espresso durante una puntata di In Onda su La7: “non credo che sia conveniente vista la mia popolarità fare un film contro di me”, arrivando ad offrirgli la villa di Porto Rotondo e di Arcore per le riprese.

In quell’occasione Sorrentino non ha raccolto. Del resto non è il primo film su un politico: a Giulio Andreotti dedicò, con successo di critica e di pubblico il premio della giuria a Cannes, Il Divo (ancora Toni Servillo protagonista). Due giorni fa alla Bbc ha detto “mi interessa l’uomo che sta dietro il politico”, aggiungendo: “per me, un film è scoprire un mistero. E in Italia, molti misteri sono esattamente legati alla chiesa, alla politica, alla mafia … e sono interessato a raccontare a questi mondi”.

Per ora c’è solo un’immagine: la smorfia di Servillo trasformato in Berlusconi. L’ex premier dovrà attendere per giudicarlo ancora mesi: non c’è ancora una data di uscita del nuovo film del premio Oscar della Grande Bellezza che è lecito immaginare, se non altro per consuetudine, che avrà la prima mondiale a Cannes 2018.