Mandzukic scaccia la paura, la Juve si rialza in Champions

Miralem Pjanic festeggia con i compagni di squadra. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Miralem Pjanic festeggia con i compagni di squadra. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. – Un gol di Mandzukic al 39′ del secondo tempo ha allontanato la paura di una Champions in salita per la Juventus, che potrà andare a Lisbona forte del 2-1 di questa sera. Il guizzo dell’attaccante croato è stato un sospiro di sollievo per Allegri: contro lo Sporting Lisbona dotato anche sul piano fisico e ben schierato da Jorge Jesus, i bianconeri si sono espressi a sprazzi, tra alti e bassi, con grinta ma anche molte pause ed errori.

Pjanic, al rientro, ha giocato bene 45′ per poi calare vistosamente, Dybala e Higuain non hanno convinto neppure questa sera. Per fortuna della Juve, nella difesa che non è più il muro di una volta, almeno in questo periodo, Chiellini non ha perso un colpo per 94′.

Con le tossine della sconfitta della Lazio ancora da smaltire, non c’era peggior inizio che andare sotto con lo Sporting Lisbona. Cosa che si è verificata dopo 12′ per un pasticcio grossolano sull’asse Benatia-Alex Sandro: il centrale marocchino ha lasciare passare il filtrante di Bruno Fernandes per Gelson Martins, l’esterno brasiliano non ha fermato l’attaccante portoghese ed è stato troppo passivo sul rimbalzo dopo la respinta di Buffon, con la conseguenza di un autogol beffardo e quasi comico.

Un piccolo choc per i bianconeri che avrebbero visto aumentare i loro problemi se non fosse stato Chiellini a mettere chiusure e pezze su tutto il fronte difensivo. Sul piano fisico lo Sporting ha giocato alla pari e l’acume di Jesus si è visto sul campo nella bravura dei lusitani ad attaccare gli spazi e a inventare grazie al tocco di Bruno Fernandes.

La partita di Higuan, iniziata con un tiro al volo finita vicino alla bandierina opposta – per sua fortuna era in fuorigioco – è proseguita con un tiro ravvicinato murato da Coates: sulla respinta il diagonale rasoterra di Khedira è stato bloccato da Rui Patricio.

La Juventus ha raggiunto lo Sporting con una superba punizione di Pjanic che ha lasciato di stucco il portiere portoghese. Sullo slancio i bianconeri hanno avuto la palla del 2-1, Dybala ha pescato Manduzkic sul lato opposto del’area di rigore, deviazione in angolo; da un altro liscio di Benatia un’altra scorribanda verso Buffon, con sbaglio finale di Gelson Martins e poi lun’occasione per Higuain: destro potente sul primo palo, ma Rui Patricio era bene appostato e ha respinto.

Dopo l’intervallo Barzagli ha sostituito l’acciaccato Benatia al 16′ è entrato Matuidi per un Khedira senza infamia e senza lode. Juventus avanti ma senza troppa convinzione, Sporting senza le armi per un nuovo colpo: Piccini ha anticipato il colpo di testa di Mandzukic (18′) e Coates salva su Higuain che stava per battare a rete (36′).

Fischi quando Allegri ha cambiato Sturaro con Douglas Costa, il brasiliano subito protagonista: cross lungo sulla sinistra, dalla parte opposta Mandzukic ha sovtastato Silva: 2-1 e fine della paura. Anzi, quasi: perchè al 91′ l’ex giallorosso Doumbia, appena entrato, non è riuscito a colpire il pallone su un delizioso cross tagliato di Bruno Fernandes. E per finire una parata in due tempi di Rui Patricio su Higuain.

(di Renato Botto/ANSA)