Montella cuce il Milan: “Cerco ancora l’abito adatto”

Vincenzo Montella . ANSA/ Roberto Bregani
Vincenzo Montella . ANSA/ Roberto Bregani

 

MILANO. – L’abito non fa il monaco, soprattutto nel Milan. Se lo ricorda bene Zaccheroni, bersaglio nel 2000 di Berlusconi (“Un sarto distratto può distruggere una bella stoffa”). Lo ricorda Vincenzo Montella, sulla graticola dopo tre sconfitte consecutive in campionato:

“Stiamo ancora trovando l’abito giusto per questa squadra, attraverso le partite. In estate ci siamo rifatti il guardaroba che adesso è molto ricco: ci siamo comprati calzini, giacche e pantaloni. Ora sto cercando di abbinare i vestiti, capendo quale cravatta sta bene con un determinato gilet, ma non stravolgeremo nulla. Preferisco avere diversi abiti piuttosto che uno solo, nel caso si sporcasse non potremmo più essere eleganti”.

L’eleganza del bel gioco da abbinare con un po’ di sano pragmatismo. Montella lo sa e lo ammette senza nascondersi: “Quando non arrivano i risultati sono a rischio, sono valutato nel bene e nel male. Qualsiasi cosa dovesse succedere, Fassone e Mirabelli hanno la mia totale stima, io mi prendo le responsabilità delle sconfitte”.

Ragione per cui vincere domani sera contro l’Aek Atene in Europa League (poi contro Genoa e Chievo in campionato) diventa quasi una necessità: “Dobbiamo battere l’Aek per ipotecare la qualificazione. È una partita alla quale teniamo molto e da affrontare al meglio, perché in Europa tutte le partite hanno sempre un’anima diversa. L’Aek è una squadra dinamica, svelta e cinica. Non possiamo permetterci di dare loro spazio”.

Lo spazio che si è ritagliato domenica sera Mauro Icardi, nella stracittadina di Milano. L’onda lunga del derby, infatti, non si è placata, ma Montella rivendica “una crescita” della squadra: “Contro Roma e Inter è successo qualcosa di anomalo: meritavamo due pareggi e staremmo parlando in toni diversi. Sono due partite che devono insegnarci ad avere ancora più rabbia, determinazione e convinzione. Nel derby il cinismo di Icardi ha fatto la differenza, Bonucci invece paga caro ogni errore ma spero sia solo una casualità”.

Nessuna critica alla squadra, ma massima fiducia in una pronta riscossa del gruppo: “La squadra – sottolinea Montella – sta dando il meglio, vedo una qualità di gioco sempre più alta e vedo più convinzione. Per raggiungere livelli alti c’è bisogno di tempo. Anche il City di Guardiola nel primo anno è arrivato quarto dopo aver speso 200 milioni. Ora hanno altri base e altre conoscenze. Noi abbiamo una buona base, serve solo tempo”. E trovare l’abito giusto.

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