Giovani Confindustria: “Il voto sia per un governo utile”

Alessio Rossi, 37 anni, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria.
Alessio Rossi, 37 anni, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria.
Alessio Rossi, 37 anni, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria.

CAPRI (NAPOLI). – L’Italia non può fare “il gioco dell’oca”, il Paese deve andare avanti sulla strada della crescita e delle riforme, senza che il “rischio politico” apra ad una nuova fase di “difficoltà finanziaria” e, per questo, serve un Governo “utile”: è l’appello che lanciano i Giovani imprenditori di Confindustria, dal palco del 32mo convegno di Capri che quest’anno ha rivisto, tra gli ospiti, anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

“La fine del quantitative easing della Bce si avvicina e così anche le elezioni. Due fenomeni diversi che portano alla stessa conclusione: il rischio politico può mettere il Paese in difficoltà finanziaria”, avverte il presidente degli imprenditori under-40, Alessio Rossi, nella relazione di apertura del tradizionale appuntamento d’autunno.

Chi vincerà le prossime elezioni dovrà “essere in grado di creare una coalizione con un vero e proprio patto di legislatura”, di dare vita ad “un Governo solido, ma a noi basterebbe anche solo un Governo utile”, che avrà il “dovere morale di non far fare all’Italia il gioco dell’oca”.

Innanzitutto, le riforme che “stanno portando l’Italia fuori dalla crisi sono un passo avanti da non rimettere in discussione”, insiste Rossi. E “chiunque vinca” non deve fare passi indietro. Né sul lavoro, dicono gli under-40 di Confindustria suggerendo i loro “appunti per la legislatura”, tornando a difendere il Jobs act e indicando uno ‘scambio’ tra pensioni d’oro e sgravi per le assunzioni dei giovani.

Non bisogna “smontare” la riforma del lavoro, insistono, “ma invece completare gli interventi sulle politiche attive e le misure per favorire ulteriormente l’inserimento dei giovani, in particolare al Sud”. E sul fronte previdenza, serve “reintrodurre un contributo di solidarietà a carico di chi percepisce pensioni d’oro così da poter rendere la decontribuzione totale per i giovani per tre anni”, come aveva chiesto Confindustria.

Sarebbe “una redistribuzione generazionale all’interno del sistema previdenziale: decisione legittima ma soprattutto decisione necessaria”. Così come è giusto estendere, dicono nelle ‘tesi’ il Golden power considerando strategiche, e da difendere, “anche le imprese ad alto contenuto tecnologico.

Sul fronte industriale, un cenno, tra l’altro, anche all’Ilva: siamo “a un passo dal traguardo”, “è importante farcela”. E sulla candidatura italiana per l’Ema, l’agenzia europea del farmaco: “Se vince Milano, vince soprattutto l’Europa”.

(Dell’inviata Barbara Marchegiani/ANSA)