CARACAS – Il Premio Luis Aparicio va ancora una volta a José Atuve. Il pelotero di 27 anni vince grazie all’ottima stagione che sta disputando con gli Houston Astros nella Major League Baseball.
Questa é la terza occasione in cui Altuve si aggiudica questo trofeo, in precedenza lo aveva conquistato nel 2014 e 2016.
Il suo talento e il suo carisma lo stanno facendo diventare una delle bandiere della squadra texana. Salvo infortuni, e se la abilitá con la mazza si manterrá intatta, il nome di José Altuve lo potremo trovare insieme a quello di due mostri sacri come l’italo-americano Greig Biggio (3.060 hits) e Jeff Bagwell (2.314).
Nonostante non sia uno dei peloteros più alti, anzi é il più piccolo con il suo metro e 67 centimetri, quando indossa l’elmetto ed impugna la mazza non ha nulla da invidiate a giganti come Cabrera o Sandoval. In questa stagione ha chiuso la regular seasson con una media battuta di 345 punti, sono 204 i punti battuti a casa (ha chiuso al secondo posto), le basi rubate sono state 30 ed i fuoricampo 24. Questi numeri sono serviti per aiutare gli Astros a prendere il volo fino ad arrivare alle World Series, dove stanno contendendosi il titolo con i Los Angeles Dodgers (al momento la serie é sull’1-1).
Il “piccolo gigante”, come lo chiamano gli esperti in materia, é il primo giocatore che per due anni di fila riesce a mettere a segno 200 hits, 30 stolen bases e 20 fuoricampo.
Stando ai rumors sui diversi siti di baseball José Altuve é il nome più gettonato per aggiudicarsi il premio MVP della Major League Baseball. Il nome del giocatore che porterà a casa questo trofeo verrà svelato nei prossimi giorni.
Una cosa é certa, i tifosi venezuelani della mazza ed il guantone sognano di vedere il nome del piccoletto di Maracay tra gli inmortali di questo sport e degli Astros e, perché no, nell’Hall of Fame di Cooperstown.
(Fioravante De Simone)
