Islanda: voto, 8 partiti in parlamento, difficile coalizione

(ANSA) – REYKJAVIK, 29 OTT – L’Islanda esce dalle urne con un parlamento frammentato, una difficile coalizione di governo da formare e la probabilità di un esecutivo guidato dai Verdi di sinistra che escluda i conservatori, che conservano la maggioranza relativa ma non i numeri per governare l’isola atlantica con 330.000 abitanti. Doveva essere il voto della stabilità dopo le divisioni, gli scandali seguiti alla crisi del decennio scorso: ma le elezioni politiche tenutesi ieri, le terze in 4 anni, hanno fatto entrare nell’emiciclo di Reykjavik (Althing, che ha 63 scranni) per la prima volta, malgrado lo sbarramento al 5%, ben 8 partiti. La coalizione uscente perde 12 seggi. Il conservatore Partito dell’Indipendenza del premier uscente Bjarni Benediktsson resta primo col 25% pur perdendo 6 dei 21 seggi che aveva. Secondo gli analisti, sarà più facile ai Verdi di sinistra della 41enne Katriin Jakobsdottir, al secondo posto con il 17%, formare con una coalizione di centro-sinistra con 4 o 5 partiti, tutti finora all’opposizione.