Catalogna: America Latina quasi unanime contro l’indipendenza

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Catalogna: cosa ostacola il cammino verso l’indipendenza?

 

MONTEVIDEO. – La quasi totalità dei paesi latinoamericani ha respinto la dichiarazione unilaterale di indipendenza della Catalogna, e affermato la legittimità dello Stato spagnolo, con la vistosa eccezione del Venezuela, dove però il governo di Nicolas Maduro non ha ancora preso una posizione ufficiale sulla questione.

Il ministero brasiliano degli Esteri ha respinto la dichiarazione del Parlament di Barcellona e ha chiesto alla parti di aprire un processo di dialogo “sulla base del pieno rispetto della legalità costituzionale e la preservazione dell’unità territoriale del Regno di Spagna”. Identica la posizione presa a Buenos Aires, dove il governo ha auspicato che “si ristabilisca la legalità” attraverso “meccanismo costituzionali”, nel quadro di “una convivenza pacifica del popolo spagnolo, garantita dall’unità e l’integrità territoriale della Spagna”.

Il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, ha sottolineato che “una Spagna unita conviene agli spagnoli e al mondo intero”. La sua collega cilena, Michelle Bachelet, ha indicato che il suo paese “non riconosce nessuna dichiarazione unilaterale di indipendenza”, così come il presidente messicano, Enrique Peña Nieto, che si è detto favorevole a “una soluzione pacifica e politica” della crisi catalana.

Il governo paraguayano ha espresso il suo appoggio alle misure prese dal premier spagnolo Mariano Rajoy per “per restaurare lo Stato di Diritto e l’ordine costituzionale”, così come ha fatto il ministro boliviano della Giustizia, Hector Arce, secondo il quale “l’integrità territoriale di questa nazione amica non deve essere messa a rischio”.

Pieno appoggio a Rajoy anche da parte del governo peruviano, mentre il presidente uruguayano ha sottolineato che “l’unico rapporto diplomatico e di amicizia che abbiamo è con la Spagna”, e il governo dell’Ecuador, con maggiore prudenza, si è limitato ad indicare che rispetta il principio di non ingerenza, pur dichiarando che qualsiasi soluzione deve darsi “nel quadro della Costituzione e le leggi dello Stato spagnolo”.

In quanto al Venezuela, il governo non ha ancora annunciato una posizione ufficiale, anche se negli ultimi giorni Maduro si è ripetutamente riferito alla crisi catalana, per accusare Rajoy di aver “represso in modo bestiale” il voto indipendentista in Catalogna ed esprimere la sua “ammirazione verso il popolo catalano”.

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