Gentiloni: “Sistema Italia solido. Fiducioso su Alitalia”

Il Presidente Gentiloni e il Primo Ministro Modi presentano il logo dei 70 anni delle Relazioni diplomatiche Italia - India
Il Presidente Gentiloni e il Primo Ministro Modi presentano il logo dei 70 anni delle Relazioni diplomatiche Italia – India.

 

NEW DELHI. – Superate le difficoltà diplomatiche (la vicenda dei due Marò) Paolo Gentiloni, accompagnato nella visita ufficiale dalla moglie Manuela, prima di lasciare l’ambasciata italiana in India, ultima tappa di un vero e proprio tour de force diplomatico, non nasconde la soddisfazione per una visita “storica”. La prima a distanza di 10 anni dall’ultimo viaggio di un presidente del Consiglio italiano.

E che l’India rappresenti una ‘chance’ per la crescita dell’Italia, il capo del governo coglie l’occasione per ripeterlo ad ogni appuntamento: dall’incontro con il primo ministro indiano Modi dove vengono siglati sei protocolli di intesa tra aziende italiane ed indiane (“gli scambi commerciali ammontano a 8,8 mld di dollari”, ricorda il presidente indiano) fino alla cerimonia per la ripresa dei voli diretti Alitalia da Roma.

Un’occasione spiega Gentiloni “che porterà fortuna alla compagnia” a partire dalle offerte che a detta del capo del governo “saranno importanti”. L’importante per il governo è “gestire bene la compagnia nella fase transitoria”. E se l’India rappresenta un’occasione di crescita per l’export italiano, il presidente del Consiglio ne approfitta per lanciare un messaggio di rassicurazione ai partner indiani: il sistema Italia è solido: “Abbiamo un’economia in crescita così come la zona euro”.

E l’obiettivo di Gentiloni è proprio quello di continuare su questa rotta fino ad arrivare “alla conclusione naturale della legislatura con le elezioni in primavera”. Un concetto che il presidente del Consiglio ripete ormai da diverso tempo e che mette nero su bianco in un lungo intervento scritto per la lezione sull’Europa organizzata dal think tank Orf ma che poi a voce non pronuncia facendo una sintesi di tutto il discorso.

Parlare di Europa per il capo del governo è l’occasione per tornare sulla Brexit e sui cosiddetti populismi, entrambi “conseguenze della crisi del 2007 che in Italia si è conclusa solo nel 2014 con una modesta ripresa ma che ora sta accelerando”.

Ed è proprio pensando alla ripresa economica che il capo del governo insiste su un cambio di passo per l’Europa:”Abbiamo bisogno di politiche economiche più forti, non di aumentare la spesa, ma di dare risposte significative ai nostri cittadini. Abbiamo inoltre bisogno di una politica europea comune sulla migrazione. L’Italia – insiste – ha salvato decine di migliaia di vite in mare. Il fenomeno globale della migrazione ci vede in prima linea. Su questo, abbiamo bisogno di approcci sempre più multilaterali”.

Ma l’occasione di un rafforzamento dei rapporti tra i due Paesi non riguarda solo il campo economico, anzi, si gioca anche sull’insolito terreno dello yoga. Ne parla apertamente il premier indiano osservando come gli italiani siano interessati non solo alle spezie ma anche alle discipline meditative. Argomento che non lascia indifferente Gentiloni che non solo plaude all’idea di dedicare una giornata internazionale allo yoga ma di ipotizzare l’introduzione della disciplina a scuole nei programmi di educazione fisica.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)

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