Russiagate, gli scenari: cosa rischia davvero Trump

Foto in bianco e nero con Donald Trump e le parole Impeachment e Trump
Russiagate: cosa rischia davvero Trump
Russiagate: cosa rischia davvero Trump.

WASHINGTON. – I media liberal concordano che i capi di imputazione del Russiagate contro tre ex esponenti della campagna di Donald Trump sono solo l’inizio di un’ inchiesta che si preannuncia lunga e foriera di ulteriori sviluppi tali da compromettere la Casa Bianca.

Il procuratore speciale Robert Mueller spera che l’ex capo della campagna Paul Manafort e il suo ex braccio destro Rick Gates, incriminati per vari reati economici legati alla loro attività di lobbying per l’ex leader ucraino Viktor Ianukovich, collaborino per evitare il rischio di decine di anni di carcere. L’ex consigliere di politica estera di Trump, George Papadopoulos, lo sta già facendo.

Ma quali sono gli scenari politico-giudiziari futuri? Cosa rischia Trump? Lo scenario peggiore è che una delle persone incriminate da Mueller e/o qualche documento coinvolga altri dirigenti del comitato elettorale del tycoon fino ad arrivare allo stesso presidente.

Trump ha due armi spuntate: licenziare al più presto il procuratore o promettere la grazia in caso di condanna. Ma in entrambi i casi peggiorerebbe le cose: sarebbe quasi una ammissione di colpa e verrebbe accusato di ostacolare la giustizia.

La maggioranza dei giuristi, con qualche autorevole eccezione, concorda tuttavia sul fatto che il presidente non possa essere perseguito dalla magistratura nell’esercizio delle sue funzioni, anche se la Corte suprema non è mai stata chiamata a pronunciarsi su questo tema. Potrebbe farlo per la prima volta, se Mueller decidesse di incriminare Trump.

Secondo gli esperti, l’unica via per accusare il presidente è l’impeachment, procedura politica intrapresa prima dalla Camera e poi dal Senato che richiede tempi lunghi e maggioranza ampie. Difficilmente i repubblicani, che controllano entrambe le camere, decideranno di mettere in stato di accusa il loro presidente in piena campagna per le elezioni di midterm nel 2018 (primarie in primavera, voto in autunno).

Ma sarebbe imbarazzante ignorare le conclusioni di un procuratore stimato da tutti se dovesse trovare prove di una collusione fra lo staff di Trump e i russi, soprattutto dopo che il Congresso ha puntato il dito contro il Cremlino per le interferenze nel voto.

Resta comunque l’incognita di una ampia vittoria alle elezioni di midterm dei democratici, che a questo punto potrebbero avviare l’impeachment. Lo scenario migliore per Trump è che le indagini di Mueller si fermino qui, con Manafort e Gates condannati solo per frode fiscale e Papadopoulos ridotto ad un “volontario” che ha agito per conto suo. In tal caso ne uscirebbero rafforzati il presidente e la sua teoria delle ‘Fake News’.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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