Honduras: agenti Stato coinvolti nell’uccisione di Caceres

Berta Caceres
Manifestazione a un anno dall’assassinio di Berta Caceres

 

CITTA’ DEL MESSICO. – Berta Caceres, l’ecologista indigena honduregna uccisa nel marzo dell’anno scorso, è stata vittima di una cospirazione omicida nella quale hanno partecipato alti dirigenti di un’azienda elettrica e agenti dello Stato. E’ questa la conclusione di un rapporto presentato da un comitato internazionale di esperti.

“Le prove esistenti indicano in modo definitivo la partecipazione di numerosi agenti statali, insieme ad alti dirigenti ed impiegati della Desa nella preparazione, esecuzione ed occultazione dell’omicidio”, si legge nel testo, preparato da un gruppo internazionale di avvocati ed esperti criminalisti.

Caceres (44 anni) fu uccisa da un gruppo di civili armati nella sua casa di La Esperanza. La sua organizzazione, il Consiglio civico di organizzazioni popolari ed indigene (Copinh) militava contro un progetto di centrale idroelettrica gestivo dalla Desarrollos Energeticos (Desa), che denunciavano come una violazione del fiume Gualcarque, considerato sacro dall’etnia dei Lenca, alla quale apparteneva l’attivista.