Tunisia, bloccati da agosto 156 tentativi di sbarchi in Italia. Tra loro anche presunti estremisti islamici

Migranti, per il ministero tunisino tra loro anche alcuni presunti estremisti
immigrazione clandestina

 

Migranti, per il ministero tunisino  tra loro anche alcuni presunti estremisti
immigrazione clandestina

TUNISI – Nell’ambito della lotta all’emigrazione clandestina le forze dell’ordine tunisine hanno sventato dal mese di agosto 156 tentativi partenze verso le coste italiane a partire dalla regione di Sfax. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno di Tunisi in un comunicato precisando di aver fermato e denunciato alla magistratura 1.304 persone implicate in queste operazioni, oltre ad aver sequestrato somme di denaro per un valore totale di 404 mila dinari e 7 mila euro, 22 autovetture, 6 moto, 3 motori per gommoni, 10 telefoni cellulari, 189 litri di carburante.
Le forze dell’ordine sono impegnate su tutto il territorio nazionale. La polizia tunisina ha fermato nella regione di Mahdia 22 persone tra i quali alcuni minori riuscendo a sventare tre tentativi di partenze verso le coste italiane, uno a partire da Chebba, gli altri da Rejiche e da Mahdia. Nelle sole giornate di lunedì e martedì sono stati sei nel governatorato di Mahdia i tentativi di emigrazione clandestina bloccati e 80 i giovani fermati.

La Guardia costiera di Sfax ha fermato due giorni fa 94 migranti a bordo di un’imbarcazione di circa 14 metri, della capienza massima di 30 persone, a circa 25 miglia nautiche dal porto di Sfax. Lo ha reso noto un comunicato del ministero dell’Interno di Tunisi precisando che a bordo dell’imbarcazione vi erano anche sei donne, tre bambini e due neonati.
Tra i fermati risulta la presenza anche un giovane di Gabes, indagato nel 2015 per contatti con persone legate all’estremismo islamico e altri due presunti estremisti islamici di 25 e 35 anni. Il comunicato precisa che i fermati avrebbero anche rifiutato in un primo momento di salire a bordo dell’unità della Guardia costiera che li ha intercettati. Il procuratore della Repubblica di Sfax ha aperto un’indagine nei loro confronti.

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