De Blasio verso la riconferma a New York, sfida a Trump

De Blasio verso la riconferma a New York. EPA/JUSTIN LANE
De Blasio verso la riconferma a New York. EPA/JUSTIN LANE
De Blasio verso la riconferma a New York. EPA/JUSTIN LANE

 

 

NEW YORK. – Bill de Blasio verso la rielezione a sindaco di New York. Il primo cittadino di origini italiane ha la vittoria in tasca, visto che i sondaggi alla vigilia del voto lo danno almeno 30 punti in vantaggio sulla sfidante repubblicana Nicole Malliotakis.

Ma la posta in gioco è ben più alta: la campagna che De Blasio ha impostato per conquistare il secondo mandato è stata tutta contro Donald Trump e i suoi valori. Insomma, un test personale in vista delle elezioni presidenziali del 2020 e un esame per il Partito democratico in attesa del voto di metà mandato, il prossimo anno.

Secondo un sondaggio condotto da Washington Post e ABC, se si votasse oggi per le elezioni di medio termine i democratici vincerebbero a valanga, nonostante la mancanza di un leader o di una figura credibile a livello nazionale, al di là dell’ex presidente Barack Obama.

Il voto a New York è un po’ un assaggio del test elettorale del 2018, ma un esame ‘facile’ da superare: a New York infatti ci sono sette democratici per ogni repubblicano. A rendere la partita di New York meritevole di attenzione è il fatto che de Blasio rappresenta la linea dura della sinistra americana, simile a grandi linee a quella portata avanti da Bernie Sanders, l’ex candidato sfidante di Hillary Clinton.

Proprio con Sanders al suo fianco De Blasio ha trascorso gli ultimi giorni di campagna elettorale, alla quale ha partecipato anche la senatrice Elizabeth Warren, paladina anti-Wall Street e una delle voci più critiche contro Trump al Congresso.

Per de Blasio l’obiettivo è chiaro: diventare il primo democratico a vincere un secondo mandato da sindaco di New York dal 1985. Mentre le alleanze con Sanders e Warren sembrano confermare le sue aspirazioni ad una candidatura per la presidenza fra tre anni. Aspirazioni che però potrebbero scontrarsi con il ‘nemico’ di sempre: Andrew Cuomo. I rapporti fra il sindaco di New York e il governatore dello Stato sono da sempre tesi, con ripetuti battibecchi pubblici. Cuomo però è uno degli uomini su cui i dem potrebbero scommettere per il 2020.

Domani sono in calendario altri importanti test elettorali a un anno di distanza dall’elezione di Trump: la Virginia è chiamata a scegliere il suo governatore fra il democratico Ralph Northman, per il quale è sceso in campo Obama, e il repubblicano Ed Gillespie, ex dell’amministrazione George W. Bush. Altra gara importante è quella per il governatore del New Jersey: Chris Christie è in uscita, e la lotta è fra il repubblicano Kim Guadagno e il democratico Phil Murphy, ex Goldman Sachs ed ex ambasciatore in Germania.

(di Serena Di Ronza/ANSA)