Ecuador: campagna contro il traffico di animali selvatici

Specie selvatiche richieste principalmente da Paesi occidentali
Specie selvatiche richieste principalmente da Paesi occidentali

 

ROMA. – L’Ecuador vuole fermare, attraverso una campagna di sensibilizzazione, il traffico di specie animali silvestri delle quali la carne, le zanne e le pelli vengono richieste dai mercati stranieri, principalmente dagli Stati Uniti e dai Paesi europei. Lo riporta Sputnik News, citando il direttore nazionale della biodiversità del ministero dell’Ambiente ecuadoriano Santiago Silva.

“I Paesi sviluppati come Stati Uniti e l’Europa chiedono molti animali, zanne, artigli e pellicce e pagano somme di denaro importanti”, ha spiegato il funzionario. Silva ha sottolineato che per controllare che non vengano commessi questi delitti il governo sta lavorando con l’Interpol a livello internazionale e con le autorità di Colombia e Perù per quanto riguarda le questioni di frontiera.

Di fronte a questa problematica, che nel 2016 ha visto più di mille chili di carne sequestrata e il salvataggio di 2.317 specie, l’Ecuador ha iniziato la campagna “Stop al traffico di animali selvatici”, che cerca di sensibilizzare la popolazione sugli effetti di questo crimine.

“Abbiamo deciso di fare una campagna di sensibilizzazione della popolazione sull’importanza della biodiversità, sul fatto che il traffico di animali selvatici è punibile dalla legge con pene fino a tre anni e che può causare la trasmissione di malattie”, ha sottolineato Silva. Un altro obiettivo, ha proseguito, è quello di garantire che queste specie non vengano rimosse dal loro habitat, perché una volta che ciò accade “è molto difficile” per gli animali “tornare al suo ambiente naturale”

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