Di Maio fissa l’obiettivo delle elezioni: “Impedire il 51% a Pd e FI”

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Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle. ANSA/ ANTONINO DI MARCO
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Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle. ANSA/ ANTONINO DI MARCO

ROMA. – “Impediremo al partito dell’inciucio di avere il 51%”. A tre giorni dal voto in Sicilia Luigi Di Maio torna in campo e forgia, modificandolo sensibilmente, l’ obiettivo elettorale del M5S: essere la prima forza politica per chiedere l’incarico di governo al Colle e ostacolare così la formazione di una maggioranza alternativa.

La vittoria finale, con il Rosatellum, al momento sembra infatti un’utopia. E, allo stesso tempo, appare molto lontana sia al centrodestra sia ad un’ipotetica coalizione di centrosinistra. E le Regionali in Sicilia non hanno fatto altro che radicare tali convinzioni nel Movimento. Per questo, per il candidato premier M5S, c’è una conditio sine qua non per evitare la sconfitta: impedire le grandi intese.

“Non possiamo garantire “loro” altri 5 anni di impunità”, attacca Di Maio non deviando dall’ottimismo urlato all’unisono dai pentastellati dopo il voto siciliano: “Noi abbiamo preso 100mila voti in meno e ho letto che gli impresentabili hanno preso 120mila voti…”.

Non solo. Ma, a differenza di quanto accaduto in Sicilia, con il Rosatellum “basterà mettere una X sul simbolo”, ricorda Di Maio. Ed è proprio in queste parole che si concentra la volontà del M5S di polarizzare elettori sfruttando il racconto di “un voto utile” questa volta senza preferenze.

La strada certo è ancora lunga e passa, tra l’altro, anche per il ballottaggio ad Ostia dove la sinistra sembra sempre più intenzionata a votare per il M5S e contro il centrodestra. “Saranno decisivi tutti quelli che andranno a votare”, non si sbilancia Di Maio consapevole che, nel giorno in cui a lungo parla con il sindaco Luigi De Magistris, un suo riferimento alla sinistra farebbe scalpore.

L’incontro tra i due campani avviene nel corso di un convegno sullo stato dei Comuni. Convegno “bipartisan” che il M5S prova a intestarsi annunciando di far suoi alcuni emendamenti dell’Anci e dei sindaci. “Mettiamo mano alla legge di bilancio restituendo servizi ai cittadini e autonomia finanziaria agli enti locali”, spiega il neoleader M5S facendo appello al premier Paolo Gentiloni affinché “salvi la faccia” prima della fine della legislatura.

E, parallelamente, il M5S riprende il suo tour in giro per il mondo. Lunedì toccherà a Washington ospitare Di Maio (che andrà negli Usa non accompagnato da altri parlamentari) per un round di incontri con alcuni membri repubblicani (tra cui Rand Paul) e democratici del Congresso e per un faccia a faccia con l’Assistente Segretario di Stato per Europa ed Eurasia Wes Mitchell.

Imprese, commercio, visita ad alcune eccellenze italiane saranno i punti principali di una missione chiave per Di Maio nel suo percorso di “illustrazione” del programma del Movimento. Un percorso che, nei prossimi mesi vedrà i Cinque Stelle in giro per l’Europa. “Ma non parleremo con i governi, andremo laddove c’è innovazione, a spiegare e prendere idee. In Estonia ad esempio (il Paese “più digitale” dell’Europa, ndr), sottolinea un esponente M5S impegnato nell’organizzazione delle missioni.

(di Michele Esposito/ANSA)

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