15 novembre in Dominicana, nuovo tentativo di dialogo governo-opposizione

Abbandonare il dialogo, non firmare un accordo che non offriva le garanzie indispensabili per assicurare elezioni “presidenziali” trasparenti, restituisce credibilità al Tavolo dell’Unità Democratica. Ma pone l’opposizione di fronte ad un crocevia: disertare anche queste elezioni o, al contrario, parteciparvi nonostante tutto
Abbandonare il dialogo, non firmare un accordo che non offriva le garanzie indispensabili per assicurare elezioni “presidenziali” trasparenti, restituisce credibilità al Tavolo dell’Unità Democratica. Ma pone l’opposizione di fronte ad un crocevia: disertare anche queste elezioni o, al contrario, parteciparvi nonostante tutto

 

Prove di dialogo tra governo ed opposizione per raggiungere un negoziato su temi delicati come le presidenziali del 2018
Prove di dialogo tra governo ed opposizione per raggiungere un negoziato su temi delicati come le presidenziali del 2018

Caracas. –  Il Mud ha informato che tenteranno nuovamente il dialogo tra governo ed opposizione per raggiungere un negoziato su temi delicati come le presidenziali del 2018, la libertà per i prigionieri politici e gli aiuti umanitari. L’incontro dovrebbe essere in Repubblica Dominicana il 15 novembre.

Julio Borges e Luis Florido hanno informato che il Mud stava aspettando la risposta del presidente Maduro riguardo la fattibilità dell’incontro. Annuncio nel quale si può capire che l’opposizione aveva già iniziato conversazioni con il governo riguardo una nuova riunione.

E la decisione non è stata condivisa da tutti. Maria Corina Machado e il partito Alianza Bravo Pueblo, anche se per motivi diversi, hanno criticato l’iniziativa. Ma Luis Florido, presidente della Commissione di Politica estera dell’An ha assicurato che tutti i partiti oppositori avevano appoggiato ritentare un negoziato con Maduro.

Secondo, Florido, il partito della Machado, Vente Venezuela, aveva condiviso la decisione dell’unità.

“Finora tutte le frazioni politiche sono d’accordo con un negoziato internazionale con le dovute garanzie, approvato da più di 104 deputati del parlamento” ha detto Florido.

Il deputato ha chiarito che vogliono ottenere garanzie internazionali per presentarsi alle presidenziali con un Cne nuovo. E un altro punto d’onore del negoziato sarebbe la libertà dei prigionieri politici.

“Speriamo che in questa opportunità il governo non cerchi di trarre profitto da un processo dove sono coinvolti il Gruppo di Lima e la comunità internazionale” ha ribadito Florido.

Poco dopo l’annuncio del Mud, Jorge Rodríguez, ministro per l’informazione, ha confermato che il governo e l’opposizione si rivedranno il 15 novembre in Repubblica Dominicana per riprendere il dialogo

Machado al Mud: “Ci credono stupidi”

Anche se Florido ha dichiarato che tutti i partiti di opposizione sono d’accordo con un nuovo tentativo, pare che Vente Venezuela non lo sia.

Maria Corina Machado, coordinatrice di Vv ha twittato una dura critica, rifiutando che il Mud sollevi nuovamente il tema del dialogo con il governo.

La Machado ha twittato che sia nel 2014 come nel 2016, nel bel mezzo delle manifestazioni contro il governo, il Mud non ha fatto altro che “fermare la strada,” cioè frenare le proteste con presunti “dialoghi” che non hanno portato a nulla.

“Vogliono elezioni pulite? Questi credono che siamo proprio stupidi” ha rimproverato la Machado.

Abp sostiene il dialogo ma non condivide una politica dietro le quinte

 

Maria Corina Machado non è l’unica a porre critiche. Anche il partito del connazionale Antonio Ledezma, Alianza Bravo Pueblo, prende le distanze.

L’ Abp sostiene che non si oppongono al dialogo ma deplorano che non ci sia una chiara comunicazione tra l’opposizione.

Abp esige che si informi prima di prendere una decisione perché alcuni fattori dell’opposizione stanno ripetendo l’errore di decidere dietro le quinte.

“Non ci siamo mai negati al dialogo come strategia risolutiva per i popoli che soffrono di conflitti ma deploriamo che non si informino i cittadini opportunamente”, si legge sul comunicato di Abp.

Insomma, l’annuncio di un nuovo dialogo si fa in un momento delicato per l’opposizione dove spuntano le divisioni tra i partiti, soprattutto con le amministrative alle porte e le presidenziali nel 2018.

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